1° maggio 2014 - corteo a Salerno - ore 17 Piazza Ferrovia
La Federazione Provinciale USB di Salerno aderisce al corteo organizzato dal Collettivo delle Associzioni Ambientaliste della Provincia di Salerno
1° MAGGIO A SALERNO x l’ambiente - x la salute - x il lavoro
Ore 17,00 Concentramento in Piazza Vittorio Veneto (fronte stazione ferroviaria) Salerno Percorso: Partenza da Piazza Vittorio Veneto, direzione Piazza Sedile di Portanova, finale in Piazza Cavour, dove si terrà un dibattito sui temi dell’ambiente, della salute e del lavoro Durante il percorso ci sarà un automezzo con il sound, che in piazza Cavour fungerà anche da palco, e gruppi di musica popolare che suoneranno.
30 aprile 2014 - Il Mattino L’ultimatum. Storniello: senza risposte sarà sciopero Salerno - Potrebbe arrivare a metà maggio la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori del comparto sanità. Ad annunciarlo il segretario dell’Usb Vito Storniello. «Se continueremo a non ricevere risposte concrete - dice - sui problemi che colpiscono il settore siamo decisi a compiere questo passo. Attenderemo la prossima riunione della Rsu per agire».
30 aprile 2014 - Il Mattino «A soli sei mesi dall’inaugurazione una struttura... di Clemente Ultimo Salerno - «A soli sei mesi dall’inaugurazione una struttura d’eccellenza come l’hospice realizzato presso l’ospedale Da Procida rischia il degrado, non sotto il profilo materiale, bensì sotto quello organizzativo». È durissima la presa di posizione dell’Unione sindacale di base e del Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, sulla sorte della struttura, inaugurata lo scorso 28 ottobre e destinata a fornire cure palliative ai malati terminali. «Oggi – dice Vito Storniello, segretario di Usb - presso l’hospice Casa di Lara possono essere utilizzati solo quattro posti letto sui dodici disponibili, inoltre la dotazione di personale assegnata alla struttura è assolutamente inadeguata a rispondere alle esigenze di pazienti e familiari. A quanto ci risulta sono in forza solo quattro medici strutturali, cui si aggiungono quattro medici convenzionati ed uno specialista ambulatoriale. Non ci sono anestesisti e rianimatosi, né fisioterapisti. Ma il problema non è solo la carenza di medici: presso la Casa di Lara ci sono un solo assistente sociale ed un solo psicologo, entrambi impegnati anche presso altre strutture. L’attuale sistema organizzativo, poi, impedisce un’efficace pianificazione a medio e lungo periodo». Storniello, inoltre, segnala una «scarsa attenzione alle esigenze alimentari dei degenti», oltre ad un cattivo funzionamento del servizio di pronta disponibilità. Altro problema, a dire dei rappresentanti dell’Usb, è dato dal fatto che presso la struttura di via Calenda sarebbero ricoverati solo pazienti oncologici, a detrimento di altri. Di qui la richiesta al governatore campano Caldoro ed al direttore generale dell’Asl Squillante di intervenire in tempi rapidi per garantire la massima funzionalità ed efficienza dei servizi erogati dall’hospice. La risposta del manager dell’Asl arriva a strettissimo giro. «Il motivo del mancato utilizzo di tutti i dodici posti disponibili presso l’hospice – spiega Squillante - è stato paradossalmente individuato dalle stesse organizzazioni sindacali che ne denunciano il funzionamento a regime ridotto: manca il personale. Oggi nella struttura realizzata presso il Da Procida funzionano quattro posti letto più due riservati a pazienti seguiti in regime day hospital: con le risorse disponibili è il massimo che si può fare. La grande sete di personale è per i reparti di emergenza e urgenza, che potremmo definire di frontiera perché rappresentano la prima risposta alle richieste dei cittadini. La situazione dell’hospice va certamente sanata, ma nei limiti del possibile». Poi precisa che «non esiste alcuna direttiva o indicazione che riservi i servizi dell’hospice ai soli pazienti oncologici». Il j’accuse lanciato dall’Usb arriva nel corso di una conferenza stampa dedicata alle tante emergenze della sanità salernitana, emergenze che interessano tanto l’azienda universitaria ospedaliera che l’Asl. «Dal direttore generale del Ruggi Viggiani – dice Storniello - ci attendevamo una svolta, ma ad oggi non vediamo nessuna inversione di rotta rispetto al passato». Tesi condivisa dai rappresentanti del Nursind. «La qualità dell’assistenza offerta al Ruggi – dice Antonio D’Elia del Nursind - è prossima allo zero, causa la carenza di personale. Il ricorso allo straordinario non è certo la soluzione. Su questo tema così delicato, a dispetto del cambio che c’è stato ai vertici dell’azienda, continuiamo a non trovare un interlocutore». Quanto ai costi sostenuti dall’azienda per il pagamento dei turni straordinari dei medici vengono definiti semplicemente “scandalosi”. Risorse che, per i sindacati, potrebbero essere impiegate per assumere nuovo personale.
30 aprile 2014 - La Città di Salerno SANITA' “Ruggi”, la Usb denuncia «Gravi carenze di personale» Salerno - Carenza di personale, diritto alla salute, tutela dei lavoratori: sono questi i punti che riassumono l’incontro di ieri mattina organizzato dall’Unione Sindacale di Base di Salerno, insieme al sindacato delle professioni infermeristiche Nursind di Salerno. «Dopo quattro mesi di direzione Viggiani, all’ospedale San Leonardo manca la necessaria svolta - ha spiegato Vito Storniello, responsabile Usb - le aree critiche di Utic, Pronto Soccorso e Rianimazione versano in una grave carenza di organico. Non è da meno l’Asl che da agosto 2012, con l’avvio della direzione Squillante, si è distinta solo per la chiusura dell’ospedale di Agropoli». E continua: «A conti fatti al Ruggi mancano 100 infermieri, considerando che, dal 2011, non si fanno assunzioni per coprire i pensionamenti. Le 48 unità sbloccate dal ministro Lorenzin in regione Campania non bastano a rimarginare i buchi presenti all’interno dell’Azienda ospedaliera universitaria salernitana. Inoltre, il reparto di reumatologia, ormai terminato, non può entrare in funzione per mancanza di infermieri. È per questa ragione che proclamiamo lo stato di agitazione, considerando che, con l’arrivo dell’estate, la situazione assistenziale peggiorerà». Nel mirino è finito anche l’hospice: «Dopo l’inaugurazione del 28 ottobre 2013, la struttura accoglie solo 4 pazienti su 12 posti letto, tutti esclusivamente malati oncologici - chiarisce Storniello - all’hospice manca fisioterapia, c’è un solo assistente sociale assunto part-time, stesso discorso per lo psicologo ed il day service non è funzionante». A concludere sono, invece, i lavoratori del Ruggi che lamentano come «al “Ruggi” manchi il meccanismo telematico per inoltrare il certificato di malattia». «Bisogna assentarsi dal posto di lavoro recandosi agli uffici amministrativi aperti dalle 11 alle 13 - dice Monica Senatore del direttivo Nursind - lì è possibile consegnare il certificato che verrà valutato. Inoltre da agosto al dipendete che non riesce a terminare le ore giornaliere previste dal contratto non viene pagato lo straordinario». (r.e.)
29 aprile 2014 - Il Mattino Di Gennaro: «Piaga nelle piccole aziende ma anche il sindacato ha responsabilità» Salerno - Analisi schietta e precisa quella del coordinatore provinciale Usb di Salerno Pietro Di Gennaro. Servono parole chiare su un argomento così delicato come l'evasione contributiva. «Sul territorio salernitano molte sono le aziende che rispettano la legge e che vogliono fare imprese, ma a volte sono in affanno economico per tutta una serie di motivi. Magari si potrebbe pensare di dare loro una mano per evitare situazioni critiche. Chi invece evade, rappresenta per fortuna solo una quota parte di tutte le aziende presenti. Per lo più sono quelle imprese che nascono e muoiono nel giro di un paio di anni, magari agendo in modo fittizio, o anche quando si realizzano operazioni a carattere speculativo, come nel caso del fitto o della cessione di rami di azienda». Secondo lei esistono livelli di responsabilità esterni alle imprese? «Purtroppo si. Questa situazione è anche frutto di un'altra circostanza. Il sindacato confederale ha infatti accettato una legislazione che ha letteralmente smontato i diritti fondamentali dei lavoratori. Anche la privatizzazione e l'esternalizzazione di servizi interni agli enti ed alle strutture pubbliche sono foriere di sacche di evasione». In che senso? «Prendiamo ad esempio le coop che forniscono i servizi di pulizia e di mensa nelle scuole pubbliche, dove appalti e sub appalti finiscono con il pesare sui lavoratori. E non dimentichiamo che i sindacati hanno accettato la creazione dei fondi pensione, che fanno chiaramente concorrenza alla previdenza pubblica e per i quali non sappiamo nemmeno che fine hanno fatto i Tfr versati». u.a.
Un 1° maggio contro il lavoro
Ancora un 1° maggio che ricorderemo per l'ennesimo attacco al lavoro portato avanti dal “nuovo” governo, così simile ai governi precedenti, a quelli tecnici, a quelli di centro-sinistra e di centro-destra. Un attacco che si prefigge di aumentare la precarietà attraverso l'ulteriore liberalizzazione dei contratti a tempo determinato e a quelli di apprendistato. Una liberalizzazione che a prescindere dalla demagogia in salsa elettorale si dimostra per quello che è: maggiore precarietà, minori costi per le aziende, minori diritti per i lavoratori. La truffa alla quale stiamo assistendo nei programmi televisivi e sulle pagine dei giornali parla di un presunto scontro tra PD, che sostiene le modifiche apportate dalla Camera al decreto del governo e il NCD che vuole il ripristino della versione originale. Truffa e demagogia elettorale perché la contrapposizione è assolutamente falsa, perché sono marginali le diversità tra i due testi, perché entrambe le forze politiche sono sulla stessa lunghezza d'onda; la precarietà come strumento economico per aiutare le aziende. La palla passa ora al Senato. Il dilemma di questi signori del senato dovrebbe essere se approvare o meno una legge che ruba certezze a chi di futuro ne ha ormai ben poco, cioè i giovani ed i disoccupati. E invece faranno finta di dividersi tra due posizioni inesistenti per difendere l'approvazione e la conversione in legge di un provvedimento del governo che è anche in contrasto con normative europee, tanto che USB, condividendo l'analisi e la proposta dei “Giuristi Democratici”, ha fatto propria una denuncia alla Commissione Europea richiedendo di avviare nei confronti dello stato italiano una procedura di infrazione. Un 1° maggio che Cgil, Cisl e Uil continueranno a “festeggiare” in musica a Roma. Una musica che vorrebbe sovrastare e nascondere il frastuono prodotto dalla loro inerzia e dalla complicità rispetto ai più o meno recenti provvedimenti degli ultimi governi e l'infame accordo del 10 gennaio scorso che vorrebbe recintare la rappresentanza sindacale istituendo un vero e proprio monopolio, infischiandosene di quanto deciso dalla Corte costituzionale, alla faccia della democrazia e della costituzione. Un 1° maggio che per noi deve invece rappresentare un “giro di boa” dal quale ripartire per ricostruire opposizione sindacale ai progetti che questo governo e le forze politiche che lo sostengono stanno costruendo intorno e contro il mondo del lavoro, per sostenere con determinazione il conflitto sociale in atto e rappresentare una vera alternativa alle politiche di Cgil, Cisl e Uil. Questo è quello che fa USB, questo è ciò che faremo con ancor più determinazione dal 2 maggio! USB - Unione Sindacale di Base - Federazione Provinciale di Salerno | ||