RIUNIONE NAZIONALE
Il giorno 18 novembre 2023 presso la sede di Via Teodosio 9, dalle ore 10,00 e sino a pomeriggio inoltrato (pausa ristoro in loco), si svolge la riunione nazionale della nostra organizzazione.
E’ aperta a tutti.
Tema principale del dibattito, premesse alcune considerazioni sullo stato del servizio pubblico e sulle condizioni dei dipendenti, sarà la nostra proposta di unità, nei modi possibili, delle sigle di base che operano in Azienda. Non c’è alternativa all’unità.
Necessaria altresì una rimodulazione della nostra struttura rappresentativa ed operativa.
Per ogni contatto Stefania e/o Roberto (338 9948781 - 340 5693585)
PREMI A PREDILETTI, CONTRATTI DA FAME AI LAVORATORI
Anche quest’anno è giunto per i "postali di riguardo" il momento catartico dell'assegnazione dei famosi "premi". Vengono elargiti come consuetudine ai pochi ELETTI, quelli che, secondo l'insindacabile giudizio del capo, si sono particolarmente contraddistinti per la loro” bravura”.
Ovviamente non vi sono previsti in modo trasparente particolari requisiti od obiettivi lavorativi da raggiungere per la conquista di questa "cuccagna" annuale. Ciò non è dovuto a una svista, ma al fatto che, laddove mancano le regole, diventa dirimente la parola del capo, che può così assegnare i premi anche in base al numero delle scarpe dell'interessato. Così, cari postali, nel silenzio colluso dei 6 sindacati firmatari del contratto e di tutti gli accordi, nascono e vengono mantenute in Poste Italiane le interessanti "clientele interne". Ma tenetevi saldi, sorpresa delle sorprese, a qualcuno è stato dato addirittura un premio speciale:
l'agognato “avanzamento di qualifica”. Ciò a dimostrazione che, anche tra gli eletti, non mancano addirittura i "prediletti".
ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA, OGNI TANTO, TRA I DESTINATARI DEI PREMI, CAPITA QUALCHE ONESTO LAVORATORE CHE SI È MAGARI APPLICATO CON TUTTE LE SUE ENERGIE E CON ENORMI SACRIFICI PER CONSEGUIRE RISULTATI LAVORATIVI ENCOMIABILI. MA SONO "MOSCHE BIANCHE", E COMUNQUE BENEFICIARI DEI PREMI "UNA TANTUM", MENTRE I VERI PREDILETTI RIESCONO AD ESSERE PIU' BRAVI DI TUTTI, TUTTI GLI ANNI.
Il delizioso "porcaio" artatamente congegnato stimola appetiti di ogni ordine e grado di personaggi rampanti, scendiletto di capi e capetti, nullafacenti, finti sindacalisti che svendono i lavoratori, ecc.
TUTTI DA GRATIFICARE SECONDO LISTE CONCORDATE CON I VERTICI SINDACALI "FIRMATARI".
Certo è che ai comuni postali, quelli che "tirano la carretta" per intenderci, vanno solo alcune briciole, poichè i vertici aziendali non destineranno loro, come da consuetudine, neanche un semplice "grazie". Non sono per loro indispensabili, sono solo becera "carne da cannone".
Noi denunciamo puntualmente queste belle sorprese, che deliziano e rendono felice, quello che i 6 firmatari di un contratto sempre più povero definiscono " POPOLO POSTALE" FACENDOGLI CREDERE CHE ESISTE UNA POLITICA MERITOCRATICA PER IL PERSONALE DI POSTE ITALIANE.
Coloro i quali, a braccetto con i vertici aziendali, con i loro miserabili "accordi" mantengono nella miseria i lavoratori. "Il piccolo mondo fatato" di Poste Italiane NON ESISTE e con il passare degli anni la "dignità lavorativa" dei dipendenti peggiora sempre di più.
I lavoratori ormai non hanno voce in capitolo, parlano nel sottobosco, si lamentano, e non vi è nessuno che abbia il coraggio di denunciare questo ennesimo imbroglio perpetrato nei loro confronti, nessuno che tiri su la testa, che alzi la mano, nessuno che abbia un minimo di amor proprio, insomma nessuno che abbia voglia di combattere contro questo malcostume basato su una “FALSA MERITOCRAZIA” e finanziato con soldi sottratti ai lavoratori mediante rinnovi contrattuali da fame. SIETE CONTENTI? A GIUDICARE DALLE NOTIZIE CHE CI ARRIVANO CREDIAMO DI NO!!!
Chi vuole realmente cambiare le cose ci dia un cenno di presenza, si faccia vivo, alzi la mano, sapete bene cosa dovete fare.
Noi ci siamo, noi siamo pronti a LOTTARE con chi ha voglia di cambiare le cose, insomma la nostra strada è questa, andiamo avanti a testa alta, il resto non ci interessa, anche perché purtroppo le sorprese mica finiscono qui… Continuano…Continuano…!!!
RIBELLARSI È GIUSTO, LOTTARE SI DEVE, LOTTARE SI PUO'. !!!!
Buona giornata
Milano, 28/09/2023
BARRICATE
Alziamo barricate ovunque.
In Azienda Poste Italiane SpA contro lo sfruttamento dei più deboli (postini per esempio) e l’arricchimento dei più forti (alta dirigenza).
Contro il costo del servizio, lontano dai poveri e vicino ai benestanti sociali.
Contro il ritorno dei fascisti nelle istituzioni statali e nella società civile.
Contro le armi.
Contro le guerre.
Ogni giorno… in ogni posto… lavoro… famiglia… divertimento.
Che vuol dire?
Non tacere mai per debolezza o assuefazione o menefreghismo.
Anzi gridare.
E creare unità di base.
Non il mercato delle sigle e dei piccoli ras.
Iniziamo con una assemblea pubblica…. Milano, Roma, Firenze, Napoli.
Chi ci sta alzi la mano.
Anzi… un pugno chiuso.
Cari postali/e,
la storia è sempre quella. Siamo in circa 130.000 e come pecorelle continuiamo a vivere in gregge.
Cioè a non aprire gli occhi sulla nostra realtà aziendale e sindacale, accontentandoci del poco fieno che ci danno nelle varie greppie.
Servizio pubblico ormai è marginale e i dipendenti lavorano per ingrassare il bilancio societario, su cui azzuppano il pane in parecchi, partiti compresi.
Una questione semplice, per esempio, come riconoscere usurante il lavoro almeno dei postini…. è un’impresa faticosa… sempre rinviata.
Il salario non copre il mese… oggi.
La salute non sta al primo posto.
Regnano capi e capetti, con scarsa professionalità, ma con ampi poteri capricciosi.
Ribellarsi?
La Società ha un codice disciplinare infame (concordato con i suoi sindacati), al quale attinge per controllare e reprimere. Complici, quindi, i signorotti del sindacalismo concertativo.
Allora?
COBAS PT CUB/USB
Vedo nero
(Zucchero)
Non è, però, una canzone.E’ un “apprezzamento” politico dello stato di salute del popolo p.t.Centotrentamila lavoratori, nei vari settori operativi, postini, amministrativi, autisti, sportellisti, piccola e media dirigenza.Governati sindacalmente da ben sei “grandi” sigle: CGIL, CISL, UIL, FAILP, SAILP, UGL…. con la modesta presenza di organizzazioni sedicenti di base, tra di loro persino competitive, comunque divise e frantumate in una sciocca presunzione di prestigio persino personale (SLG di Pulvirenti, Cub Poste di La Placa…. per esempio).E così la Società fa il “bello” e “brutto” tempo, spaziando nel mercato dei servizi e finanziario, sotto il controllo del quadro partitico dominante.Vedo nero.Ma anche “intorno” c’è del nero.Il “grande” sindacato, assente e/o complice.I “grandi” partiti ridotti a clan personali in lotta per ogni posto di comando, purché renda profitto.Non c’è neppure una “stella” all’orizzonte che annunci una possibile aurora solare.Allora?Camminiamo nel buio con una fiaccola resistente.Appunto, resistenza.Era di maggio
Primo maggio 2022.
E’ festa.
Nata come una scelta socialista, oggi è patrimonio di tutti.
Del mondo del lavoro, operai e padroni.
Brutta fine, insomma.
Come se la lotta di classe fosse un lusso…. e invece la concertazione la nuova regola dei rapporti sociali.
Sulla carta, forse, non nella realtà.
Per noi, rimane la memoria viva e vivente di un progetto alternativo.
“Rotta” e rotta
Cambiare “rotta”….
In Italia, nel mondo, in Poste.
Quella vecchia, infatti, si è rotta…. con tutte le guerre-guerriciole in corso, in programma, minacciate.
E l’inizio non può che cominciare dal rifiuto di ogni arma, né costruirle, né commercializzarle, né usarle.
In Poste?
Tornare a svolgere un servizio pubblico, fuori da ogni mercato finanziario, guidata da una dirigenza non affiliata a partiti.
Ai lavoratori per vivere liberi e sereni…. salario sociale, salute, dignità professionale.
Immagina.
NON C’E’ PACE?
Immagina il nostro paese senza caserme, senza militari, senza generali, senza pistoloni appesi alle cinture.Senza armi, insomma.Immagina il nostro paese senza navi da guerra, senza cacciabombardieri, senza sottomarini, senza ospiti armati….Immagina il nostro paese senza galere, senza anziani abbandonati, senza violenza sulle donne….Immagina il nostro paese senza TV….Immagina il nostro paese senza bandiera….Immagina il nostro paese senza confini….Immagina il nostro paese senza padroni….Immagina….
Scioperi? Sì, ma senza esagerare….
Tra uno sciopero e l’altro da lavoro straordinario, la Commissione di Garanzia pretende che ci sia una franchigia di ben 14 giorni.
Noi l’abbiamo contestato, chiedendo di eliminare questa stravaganza autoritaria.
Solo noi.
E siamo in attesa di partecipare a incontri tra le parti su tale questione.
Ovviamente lorsignori o tacciono o si negano.
Come sconfiggere questa casta?
Dandoci il potere delle deleghe.
Quindi tocca ai lavoratori….
Liberatevi dai sindacati concertativi e/o parolai…. e costruite con noi il sindacato di classe.
Ciao.
UCRAINA MON AMOUR
GIù le zampe.
Lo abbiamo sempre detto: chi è armato e si arma…. prima o poi spara.
Oggi è il turno dell’Ucraina.
Certo l’orso russo brontola le sue ragioni…. come chi non le condivide urla le proprie.
Le diverse diplomazie, ONU e NATO, invadono il mondo di blablabla.
Italia compresa, con i suoi nanetti istituzionali.
Dire no alla guerra senza disarmare e disarmarsi…. sembra un conato di indigestione storica.
Papa Francesca, dio in terra, si affaccia alla finestra romana, ma il suo dio non è mai stato un dio pacifico.
I popoli si prendono a botte, un po’ ovunque e non po’ per tutto, nei mercati internazionali come negli sport olimpici.
E il progetto di una umanità socialista naufraga nel mare dell’indifferenza culturale.
Le armi sono inevitabili?
Siano allora rivoluzionarie.
Violenza di genere
Celebrare questa ricorrenza ?
La lotta si deve fare innanzitutto nel linguaggio comune e finché ci saranno donne che giudicheranno, insulteranno e fanno la guerra ad altre donne...non ci potrà mai essere realmente unione... perché la violenza è anche verbale.
Quante donne, per esempio, abbiamo in azienda che insultano altre donne?
O che vogliono prevaricare su donne magari più deboli e fragili e conquistare posizioni di privilegio o gerarchie di comando ?
Finché non ci sarà più solidarietà tra donne… non ci potrà essere una vera lotta contro la violenza.
Le donne che subiscono violenza, vivono tutti i giorni il malessere; non ci vuole la panchina, o ricorrenze varie.. come la festa della donna...; tutte solidali il giorno e l'indomani a “insultarci”.
Bene ha fatto l'azienda Poste a dedicare alle vittime di violenza “ l'art 41”...ma può fare molto di più... Per esempio un corso speciale ai dipendenti e direttori quando si trovano a contatto con una collega donna o collega uomo che hanno subito violenza...
E la violenza non passa in un giorno, ma ogni giorno è un nuovo giorno e non solo il 25 novembre o l'8 marzo...
La violenza si subisce anche nei procedimenti istituzionali e nelle correlate relazioni.
"Stai zitta", "cretina" , "deficiente"… Quanti di noi abbiamo sentito queste parole?
Questa è violenza!
La vera lotta alla violenza comincia dal linguaggio di ognuno di noi.
Questo sindacato fa la lotta contro la violenza in ogni sua forma e i dipendenti tutti avranno le porte aperte ogni volta che ne avranno bisogno, anche e solo per un supporto morale, poiché da noi trovano una solidarietà umana e politica, di classe e di genere..
Pur se piccolo (ma tocca al popolo pt farci crescere…).
Questo è il messaggio per oggi. Non certo nuovo, ma confermato.
Postali brava gente?
Poste Italiane SpA ha circa 130.000 dipendenti, quadri compresi.
Da pubblica azienda per servizi sociali, è stata trasformata in impresa finanziaria…. che sul mercato arraffa di tutto…. secondo appunto le regole del sistema.
Tritati in questo vortice capriccioso restano gli operatori, in strada, negli uffici, agli sportelli.
E su di loro, le organizzazioni sindacali concertative lucrano il proprio privilegiato benessere…. a braccetto con la dirigenza.
Postali?
Una pacifica “guerra di liberazione” porrebbe le basi per capovolgere la piramide professionale e salariale.
Quindi? Cobas pt cub usb….
Postini postali….
(ultimatum)
Non vi impressiona che l’AD di Poste Italiane SPA si pappa oltre un milione e mezzo (1.500.000) di euro come “stipendio” annuo?
Non vi fa proprio senso le condizioni di lavoro alle quali vi costringono, per strada, agli sportelli, sui mezzi?
Non vi sconvolge la complicità dei sindacali concertativi (cgil, cisl, uil, failp, ugl, sailp) nel governare l’Azienda a braccetto della dirigenza di ogni livello?
E restate a testa china?
E contribuite al benessere di quei signorotti, arricchendo le loro casse con migliaia di “deleghe”?
Così non c’è “futuro”. Né presente...
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Povero sindacato….
sindacato povero
Cari postini-postali,
siamo un sindacato povero. Non un povero sindacato.
Non andremo MAI a braccetto con l’Azienda. Non chiederemo MAI favori e privilegi.
Siamo un’organizzazione partigiana; storicamente e politicamente solo e sempre dalla parte dei lavoratori.
Per questo, abbiamo necessità di crescere e quindi delle vostre adesioni, con la delega di 10 euro per 12 mesi, ben diversa dagli altri!
QUAQUARAQUA’
Tutto il sindacalismo cosiddetto di base oggi, 11 ottobre 2021, ha scioperato.
E’ maturata così una unità che, secondo noi, è essenziale per i grandi obiettivi proposti.
Uno sciopero generale non ha bisogno di un elenco di motivi.
E’ di per sé contro il sistema, contro la sua morale sociale, contro la politica degli arruffatori e degli arraffatori.
E’ per il popolo dei “miserabili” che affollano il nostro paese, allenati dal potere ad utilizzare l’arte di arrangiarsi per sopravvivere.
Dove erano-sono i signori del sindacalismo ufficiale, CGIL, CISL, UIL e compagnia bella.
Alla finestra dei loro palazzotti, istupiditi dai privilegi e dalle concertazioni.
Per loro rimane persa una grande occasione per riscattarsi e per riqualificare una democrazia sotto controllo padronale.
A noi una grande lezione: senza armi, con la partecipazione popolare, il capitalismo si può abbattere.
Hasta siempre.
CARI POSTINI-POSTALI
Più maneggiamo il CCNL….. più ci rendiamo conto che per comprenderlo un normale lavoratore ha bisogno di avvocati e di specialisti per interpretarlo.
Oppure del sindacalismo concertativo, complice del datore di lavoro.
Ma lorsignori lo fanno apposta: un popolo ignorante, infatti, si governa meglio.
Manager
Matteo Del Fante….. per il suo stipendio, di circa due milioni all’anno, lavorano postini e postali a 1.500 euro al mese.
Rovesciare la piramide, con le buone o con le cattive maniere.
Con le buone maniere…. se i lavoratori ci danno i numeri (tante deleghe).
Con le cattive…. dissotterrando “l’ascia di guerra” partigiana.
Coltiviamo un dubbio Coltiviamo un dubbio “atroce”: non è che i postali siano veramente un “popolo bue”? Siamo circa 130.000, ma solo un centinaio iscritto a Cobasptcubusb. I contributi ricevuti non riescono a coprire tutte le spese della sede (affitto compreso) a cui è esposta l’organizzazione. Vabbè che le sigle sono tante e tutte in concorrenza, spesso anche sleale, nel senso che almeno sei godono del vantaggio di favori e privilegi concessi dal padrone postale in cambio dell’appoggio alla governance aziendale. Ma secondo noi, comunque, qualcosa non funziona. Eppure lottiamo ogni giorno per loro. Lavoratori ciechi? Lavoratori sordi? Se qualcuno ha risposte….
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E’ morto Gino Strada.
Non ci resta che fare un patto con il Padreterno.
Prima di impoverire l’umanità con queste “ascensioni” …. sarebbe meglio se ti dedicassi a fare un po’ di pulizia, mandando al diavolo ruffiani, buffoni di corte e ladroni di cui sono piene le istituzioni sociali.
Ci stai?
Cari colleghi,
pur in una “brutta” stagione, l’estate merita un “buone vacanze” dove, come e con chi si vuole.
Ci ritroviamo a settembre…..
L’invito rimane eguale: con i Cobas possiamo cambiare il paese Poste e farne di nuovo e meglio una società al servizio del popolo. E non un arraffatore di mercati finanziari.
E dare ai lavoratori una diversa dignità professionale ed economica.
Ci state?
Ciao a tutti, allora.
Delia e Cono
P.S. URSS, M.S. Gorbačëv a partire dal 1986.
Legge 146/90 - 83/2000 - Commissione di Garanzia - Delibere
Oggetto: | Legge 146/90 - 83/2000 - Commissione di Garanzia - Delibere. |
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Data: | Wed, 05 May 2021 15:06:35 +0200 |
Da: | cobaspt <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.> |
A: | <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.> |
Rinnovo CCNL: spunti.
LE SANZIONI
Categoria: PENSIERI VAGABONDI
Data pubblicazione: 28 marzo 2021
Scritto da: Cobasptcub
Costituzione Italiana, articolo 11:
L' Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali(...)
... perciò costruisce,
vende e compra a sua volta armi,
mantiene eserciti e rispettivi generali,
si allea con Stati guerrafondai ed ospita loro basi su tutto il territorio nazionale.
Anzi, partecipa a guerricciuole locali e presidia Paesi stranieri con guarnigioni...
W la coerenza, W la "lingua" italiana!
Poste Italiane 2024 "Sustain & Innovate" - NOTE
Poste ha pubblicato il suo programma per i prossimi anni. Ne abbiamo dato informativa sul sito, pubblicandone il testo, che, a parer nostro, si traduce in una "dichiarazione di guerra". Contro chi? Utenti, lavoratori, lo stesso mercato per la sua espansione finanziaria.
A noi resta poco: la tutela dei dipendenti. Leggete intanto tutti i nostri "spunti e appunti" sul rinnovo del CCNL.
- MESSAGGIO per i POSTINI -
Non fatevi confondere: in regime di sciopero non si recapita alcunchè in abbinamento. Troppe sigle e pseudo- sigle, a destra e a sinistra, le une per la torta, le altre per gelosie puerili. Lo diciamo da sempre - anche sul sito - e lo ribadiamo, come Cobas pt CUB- USB, prima fra tutte le organizzazioni sindacali dette "di base", nata nel 1985. La Storia non si cancella... con un colpo di spugna. Confronto e dialogo, necessari per l'unità, sono tuttavia ancora assenti. Purtoppo.
Ieri e oggi
VIVA la DIFFERENZA
La soluzione: bambini o gatti.
Così ce la faremo. Forse...
“Ero matta in mezzo ai matti.
I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti.
Sono nate lì le mie più belle amicizie.
I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo.
I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita”.
Alda Merini
https://www.analisidifesa.it/2020/11/la-guerra-dei-poveri-per-gli-f-35-stovl-italiani/
- Promemoria per le prossime elezioni RSU-