Un papa gesuita e restauratore alla testa della Chiesa

Stampa
AddThis Social Bookmark Button

FONTE: ViceVersa

Il nuovo papa, Jorge Mario Bergoglio, ha deciso di chiamarsi Francesco. E’ l’apoteosi dell'ipocrisia per il monarca assoluto di una delle istituzioni più ricche e potenti del pianeta, non solo per il controllo ideologico-religioso che essa esercita su centinaia di milioni di esseri umani, ma anche per la sua influenza politica e per i capitali che possiede.

La Chiesa cattolica possiede il secondo tesoro aureo del mondo; le sue riserve finanziarie (visibili) superano i 300 miliardi di euro; è proprietaria di innumerevoli immobili, industrie elettroniche, siderurgiche, del cemento,tessili, chimiche, alimentari, di costruzioni; detiene migliaia di miliardi di titoli di proprietà nei più disparati settori (ferro, distillerie, acqua potabile, gas, sanità, scuole, alberghi, apparecchiature industriali); è il maggiore latifondista del mondo; possiede molte banche, e lo Stato della Città del Vaticano è un paradiso fiscale.
Come ha accumulato tanta ricchezza e potere l’impero che Francesco ha accettato di governare?
L’indiscutibile evidenza storica ha mostrato il ruolo nefasto svolto dalla Chiesa cattolica durante i secoli nei processi di sfruttamento e saccheggio dei popoli, specie quelli sudamericani. Sono ricchezze bagnate di sangue,quelle che Francesco eredita. Se seguisse l’esempio del «poverello di Assisi» dovrebbe rinunciarvi. Ma non lo farà mai, perché il Vaticano è un pilastro fondamentale per il mantenimento del sistema capitalistico.
Per i poveri (che con la crisi sono sempre di più e sempre più affamati,mentre i ricchi aumentano i loro guadagni), per i migranti, per coloro che vivono nelle zone di guerra, ci saranno solo carità e preghiere. E il mondo disumano del capitalismo che Francesco e la Chiesa perpetuano.Bergoglio è latinoamericano. La scelta della sua elezione è evidentemente politica, volta a frenare l'avanzata della sinistra rivoluzionaria e dei comunisti in un subcontinente che la Chiesa cattolica considera una riserva da preservare a tutti i costi (dopo la perdita dell’Europa), da tenere in pugno per subordinare i popoli all’imperialismo, ai latifondisti, alla borghesia locale, per accumulare ricchezze, come ha sempre fatto. E il nuovo papa ha una certa esperienza in materia, visto il ruolo giocato nel periodo del dittatorefascista Videla.
Bergoglio è gesuita e si è subito presentato come il vescovo che vuol dare impulso all'evangelizzazione e catechizzare i ceti subalterni con le vecchie tradizioni cattoliche: lo scontro col mondo moderno sarà particolarmente duro sul terreno dell'insegnamento e dei diritti delle donne e degli omosessuali.
Si aggraverà l’ingerenza vaticana nella sfera politica e istituzionale.
Francesco è chiamato a risolvere la crisi devastante della Chiesa, scossa da scandali, corruzione, reati sessuali, gravi problemi finanziari, acute lotte intestine. Una crisi più grave e profonda di quella che appare alla superficie, una crisi di carattere epocale.Riuscirà a ripulire l’immagine della Chiesa, recuperare il prestigio perduto e riformare “tranquillamente” la comunità ecclesiale? Non lo crediamo. A tal fine non basta la rinunzia di Ratzinger e la nomina di un uomo apparentemente “umile”. La potenza reazionaria del Vaticano è storicamente in declino e non può risollevarsi, poiché si sono esaurite le condizioni della sua vecchia egemonia. Le sue lotte intestine non cesseranno, e il modello gesuita di obbedienza assoluta ai superiori per la sopportazione paziente di vessazioni e umiliazioni provocherà nuove divisioni.
Bergoglio è un restauratore a tutto campo che non risolverà la crisi della Chiesa, ma l’accentuerà.
Per scalzare dalle le sue posizioni tradizionali la gerarchia cattolica, tutti i comunisti -  alla testa di un ampio  schieramento di forze laiche e progressiste - debbono rilanciare la lotta su alcuni obiettivi immediati: fine dei finanziamenti al Vaticano, alla Chiesa, alle scuole e alla sanità privata, agli enti religiosi; abolizione dell’8x1000; forte tassazione per i beni mobili e immobili della “Vaticano S.p.A.” e degli enti ecclesiastici, con restituzione degli arretrati; soppressione di tutti i privilegi economici,sociali e fiscali del Vaticano e della Chiesa; verità e giustizia sui traffici finanziari dello IOR; basta con le emissioni prevaricatrici di Radio vaticana;completa separazione della Chiesa dallo Stato; lotta all’oscurantismo religioso, alle ingerenze clericali; difesa intransigente dei diritti delle donne e degli omosessuali; una scienza e una scuola libere da ogni condizionamento e da tutte le confessioni religiose.
La “questione vaticana” sarà risolta definitivamente dal proletariato quando instaurerà la sua dittatura. Allora  saranno dichiarati nulli e senza effetto i Concordati e le varie intese stipulate dallo Stato italiano con le confessioni religiose. Tutti i beni appartenenti alle istituzioni religiose saranno espropriati senza indennizzo. La Città del Vaticano sarà annessa allo Stato italiano.
14.3.2013
Piattaforma Comunista

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Privacy Policy

Gli applicativi software utilizzati possono contenere la tecnologia “cookie”. I cookies hanno principalmente la funzione di agevolare la navigazione da parte dell’utente. I cookies potranno fornire informazioni sulla navigazione all’interno del Sito e permettere il funzionamento di alcuni servizi che richiedono l’identificazione del percorso dell’utente attraverso diverse pagine del Sito. I cookies presenti negli applicativi software utilizzati sono di tipo anonimo e non sono riconducibili ai dati personali dell’utente. Per qualsiasi accesso al portale indipendentemente dalla presenza di un cookie, vengono registrati il tipo di browser (es. Internet Explorer, Netscape), il sistema operativo (es. Macintosh, Windows), l’host e l’URL di provenienza del visitatore, oltre ai dati sulla pagina richiesta. L’utente ha comunque modo di impostare il proprio browser in modo da essere informato quando ricevete un cookie e decidere in questo modo di eliminarlo. Ulteriori informazioni sui cookies sono reperibili sui siti web dei forniti di browser.

 Il mio sindacato non ha un nome “comune”, come gli altri (CGIL,CISL,UIL,FAILP,SAILP,UGL);il mio sindacato è aperto,tutti possono entrarvi senza permessi speciali e senza dazio;tutti possono uscire liberamente;il mio sindacato non ha clienti, a cui concedere o far concedere favori quotidiani;il mio sindacato è dei lavoratori,senza discriminazioni,tutti con eguali diritti;il mio sindacato non frequenta le stanze dei padroni postali per scambiare i diritti con le concessioni amichevoli e con i privilegi ai propri apparati;il mio sindacato non firma contratti nei quali si allea con il padrone per dare sanzioni disciplinari, per far lavorare di notte,di festa, a tutte le ore, negare le ferie,umiliare i malati … sostituire il salario con i premi, cancellare le pensioni,eliminare la scala mobile, limitare la democrazia;il mio sindacato odia la precarietà ed ha da sempre lottato per consentire ai precari il diritto al lavoro stabile,contro gli accordi di ieri e di oggi,sostenendone tutte le cause in tutta Italia;il mio sindacato non ha sposato la privatizzazione del servizio pubblico in nome del profitto e del mercato;il mio sindacato lotta per la pace ovunque, lotta per “distribuire diversamente la ricchezza”ovunque!Non confondere e non lasciarti confondere.Il suo nome è CobasPT Cub-USB


  • La Sede Nazionale, con tutte le funzioni centrali, è in MILANO 20131, via Teodosio n. 9. Il telefono 02 2663474 è disponibile prevalentemente come fax; per le emergenze, contattare il n. di cellulare 3394903262Di seguito i riferimenti operativiMauro, 3290813704 (DELEGHE e RAPPORTI TERRITORIALI); Roberto, 3405693585 (RELAZIONI con i LAVORATORI per PRATICHE AMMINISTRATIVE); Fefé, 3336597330 (PRATICHE DISCIPLINARI); Lara, 3332742031 (SETTORE RECAPITO); Stefania, 3389948781 (CONTABILITA' di CASSA); Manuel, 3518301138 (PRATICHE LEGALI GENERICHE); Paolo, 3355479286 (COLLABORAZIONI INTERNE); Mirella, 3331631979 (CAF e INFORMAZIONI BUSTA PAGA); Sonia, 3278249910 (RAPPORTI STAMPA ed ISTITUZIONALI).
  • Responsabile della Sicilia è Falzone Michelangelo, via R. Sanzio n. 12, Agrigento. Cellulare 333 2420260 
  • La sede di Brindisi è a disposizione per PUGLIA - BASILICATA - MOLISE. Il  referente  è  Astro Salvatore. Cellulare  3429515553.
  • Sui territori ove vi sono sedi CUB e/o USB - le confederazioni con cui collaboriamo - ogni nostro operatore può trovare ospitalità e agibilità per gli impegni locali, oltre alle assistenze di carattere istituzionale tipiche delle organizzazioni sindacali.
  • Tali sedi sono reperibili  sui rispettivi siti: www.CUB.it  e  www.USB.it.

 

Sede Nazionale: Via Teodosio, 9 - 20131 MILANO Tel/Fax 02-2663474 E-mail:cobaspt@tiscali.it - www.cobasptcub.it C.F. 97116840154 Un papa gesuita e restauratore alla testa della Chiesa.
Powered by Joomla 1.7 Templates
webcreator by CONTEROSSO76