Non è mai troppo tardi, se....(corrispondenza) "Sono Pierluigi, ho 34 anni... Vi scrivo, oggi proprio nel giorno in cui i guardiani del capitale del governo Letta-Saccomanni, per ingraziarsi i padroni del mondo di Davos, si apprestano a smantellare un altro settore rimasto ancora "pubblico": quello delle poste. La privatizzazione verrà fatta passare come essenziale per far diminuire il debito pubblico; con il grimaldello del debito non resteranno che macerie. Voglio farla breve; occorre mobilitarsi da subito per impedire la privatizzazione; nella città in cui vivo, Terni, potrei subito organizzare dei presidi fuori dagli uffici postali contro la privatizzazione e si potrebbero subito creare dei comitati contro la privatizzazione con i Cobas al centro della lotta. Sono uno degli esponenti dei Verdi ambiente e società, onlus, nella mia città. Vi saluto, a presto." -------------------------------------------------------------------------------------- "Ciao, oggi il "nostro" governo ha approvato il disegno di privatizzazione di Poste Italiane SpA, mettendo all'asta il 40% (per ora) del capitale. Sono anni che lottiamo contro questo progetto , uno dei tanti che svendono la res publica al profitto dei pescecani della finanza. Anche in Europa, coi sindacati alternativi, abbiamo costruito momenti di lotta e di confronto,perchè è lì , dall'Europa dei mercanti, la decisione imperativa. Che fare ? E' tardi. In Italia, noi Cobaspt cub abbiamo tentato di mettere insieme le frazioni sindacali non concerative a cominciare per esempio dalle elezioni RSU/RLS. Non ci è andata bene, ciascuno chiuso nella modestia autogratificante delle proprie storie, ma anche dei propri piccoli interessi. La partita per ora è persa, avendo contro non solo partiti ma anche i "grandi" sindacati. Il futuro possibile tocca a noi costruirlo. A noi lavoratori, si intende...ma se ci liberiamo dei ricatti e dalla paura. Pazienza, allora. Noi la chiamiamo, però, resistenza. Ciao." | ||