Re Silvio è nudo. Non certo come nelle sue “ mille e una notte” di Arcore, ma nella miseria dell’uomo e dell’uomo politico, sedicente quanto acclamato dai cortigiani del Palazzo e dintorni. Da sempre sapevamo (noi…) chi fosse e così la sentenza del bungabunga , pur di primo grado, che lo spoglia da ogni orpello, non ci dice nulla di nuovo. Ma è utile. Accelera il suo definitivo declino, malgrado la sacra mummificazione che amici e nemici – per esempio PDL e PD – gli hanno egualmente dedicato. Dirà e diranno come al solito che un commando comunista lo ha giudicato e condannato. Povero illuso. Per i comunisti la sua storia sarebbe finita da un pezzo a “piazzale Loreto”. Un piazzale Loreto da operetta buffa, se non , meglio, da avanspettacolo. Ovviamente.(una sentenza “superflua” ma utile )