Tengo famiglia: il fratello di Angelino Alfano nominato dirigente alle PosteDella serie tengo famiglia. L’Italia, purtroppo, è il Paese delle raccomandazioni. E prima o poi ci cascano tutti. Destra e sinistra che sia. Così quando un cognome conosciuto arriva in un posto di potere, ecco che scatta immediatamente il sospetto: come ci sarà arrivato? E questo colpisce anche chi in certe posizioni, pur essendo "parente di", ci arriva per meriti reali. Detto questo, colpisce l’ultima nomina balzata agli onori delle cronache, quella del fratello minore di Angelino Alfano, Alessandro, a dirigente di Postecom, ovvero la società di servizi internet di Poste italiane. Come scrive l’Unità, formalmente un dirigente può essere nominato per chiamata diretta, senza fare alcun concorso, ma la nomina fa storcere un po’ il naso. Anche perché di sicuro per quella carica lo stipendio sarà elevato (sopra i 100 mila euro l’anno, fino a 200 mila).Ma il fratello di Alfano è una personcina davvero "intraprendente", come si legge sul curriculum pubblicato nel suo sito. "Si mostra duttile nell'interlocuzione, aperto a comprendere le motivazioni degli altri, attribuendo a questa sua capacità un indubbio apporto di conoscenza - da aggiungere alla sua esperienza personale, per maturare nuove prospettive e nuove soluzioni - ed anche un'intensa pratica di mediazione. Sa anche essere inflessibile, quando è necessario, e tutti gli riconoscono di essere diretto, franco, leale, spietatamente realista", scrive di sè. Peccato che in passato sia stato indagato per aver comprato esami all'università e poi oggetto di interrogazioni per incarichi falsi nel curriculum quando è diventato segretario generale della camera di commercio di Trapani, posto da cui è stato dimissionato dopo un anno perché la nomina era stata decisa a tavolino. Il Pdl nei giorni scorsi ne aveva infilata un’altra. Ovvero la nomina di Alberto Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi, tra i membri del Consiglio superiore di Sanità. Nomina decisa dal ministro, la pidiellina Beatrice Lorenzin, ex leader dei giovani di Forza Italia. Ex medico del San Raffaele, scelto poi dal Cavaliere come medico di riferimento. Era lui, per esempio, a scrivere i certificati medici che attestavano l’uveite così da consentire a Berlusconi di non presentarsi in Tribunale a Milano davanti a Ilda Boccassini. Che poi gli mandò la visita fiscale. Sempre al Consiglio superiore di Sanità, come scrive il Fatto quotidiano, è stato nominato anche Mario Stirpe, oculista cui si rivolse il Cavaliere sempre ai tempi dell’uveite, nel marzo scorso. Insomma, in Italia teniamo tutti famiglia. Anche politica. ciao a tutti pp | ||