Poste, precari in causa…
Avviso importante
1. Come avrete già letto su questo sito, le vicende giudiziarie per i precari hanno preso in gran parte una svolta negativa nel merito e talvolta al rigetto del ricorso il “signor” giudice accompagna anche spese legali per il lavoratore soccombente, tra 750 e 1.500 euro circa.
Poiché le causali dei rigetti riguardano in specie la questione dei termini decadenziali del famigerato “collegato lavoro” e/o dell’altrettanto famigerato 15% delle assunzioni possibili rispetto al totale del personale dipendente, riteniamo opportuno chiedere, prima di depositare i già pronti ricorsi, se gli interessati confermano la volontà di procedere.
2. Per i precari 2009, 2010 e 2011, anche questa vicenda è sul sito, abbiamo proposto ad un deputato (Boccia Francesco), di chiedere attraverso la solita interpellanza parlamentare di avere tutti i dati degli straordinari e delle assunzioni precarie di quegli anni, per rafforza l’identica richiesta depositata alla Direzione Territoriale del Lavoro di Roma, da cui non abbiamo ancora risposta.
Sarà dura, ma non “li” lasciamo dormire.
Da Roma:
Gentile dott. Galdo Enzo,
in merito alla lettera inviata da Lei il 23 luglio 2012 u.s., con oggetto
l'interpellanza n. 2/01514, sul destino del settore finanziario (ex
uffici postali) di Poste Italiane S.p.a., le comunichiamo che l'on.
Francesco Boccia, è disponibile ad incontrarLa.
Si può fissare una data per settembre prossimo, essendo chiusa
la Camera dei deputati per la pausa estiva in agosto.
I lavori parlamentari riprendono il 4 settembre.
Può chiamarci a questi numeri telefonici: 0667604815/6 o per
e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.%MINIFYHTMLbf5387dc0552a6fb2ad3dc398149967714%.
Grazie. Cordiali saluti
Patrizia e Barbara - segreteria on. Francesco Boccia -
Presidenza Gruppo PD Camera dei Deputati