‼️ IMPORTANTE ‼️ Sentenza del 8 febbraio 2024 del Tribunale di Monza che ha riconosciuto il diritto al trasferimento del lavoratore, per l'avvicinamento a casa per assistere un familiare disabile (Legge 104/92). "Cobas pt USB da sempre al fianco dei lavoratori" Milano, 18 marzo 2024

 

C’era una volta
(forse)
 
Molte cose sono cambiate… come è scritto nella vita.
In privato e in pubblico.
Pensate: una volta c’era il PCI di Berlinguer.
Oggi… c’è il PD.
Ma anche altro.
Rivolte. Ribellioni. Prove rivoluzionarie.
Ora siamo nello stagno.
Vince uno stato parafascista e detta le regole del convivere sociale.
Mamma TV ci mette del suo.                                        
Il sindacato?
Quello cosiddetto “storico” (ieri la triplice, oggi CGIL-CISL-UIL-CONFSAL.COM-CISAL-UGL) si è accomodato su “poltronesofà” e non manca alla mensa dei padroni.
Possiamo chiamarle “corporazioni” come nel nero ventennio?
E poi la moltiplicazione del “pane e pesci” con decine di sigle a caccia di fans e clienti.
È il mercato.
Chi ha risorse…le spende e si espande.
 
Non facciamo “guerra”, ma neppure “resa“.
Fabbrichiamo e vendiamo armi e stiamo con la NATO, contro nemici invisibili.
Nemici inesistenti, ma utili per mantenere in piedi, ben nutrite truppe armate e un misterioso Ministero della Difesa.
Abbiamo due “parlamenti” (camera e senato) zeppi di rappresentanti del popolo, ma scelti dai partiti del regime.
Quanto costano al “popolo”?
L’unica “democrazia” che viene frequentata con sprechi lussureggianti è il voto ogni tanto.
Come se qui fosse tutta la libertà.
Piace dirla con Gaber: la libertà non è salire sopra un albero ma è partecipazione.
Non su qualche pezzo di carta, pur (fosse) nobile… perché lorsignori hanno studiato e sanno scrivere..
Siamo fuori gioco, noi.
Perché pochi e pertanto poveri.
Sarebbe quindi tempo di rivoluzionari.
Ma siamo anche disarmati, per scelta originaria, pur riconoscendo il valore del sangue partigiano, in guerra e dopo.
Solo la portaerei Cavour ci costa 500.000 euro al giorno…. per farla galleggiare.
E solo un esempio: quasi come un Ospedale o una Scuola.
Tu chiamale se vuoi “emozioni”.
Noi le chiamiamo infamie.

 

PIATTAFORMA CCNL 2024 – 2026…LA SOLITA COMMEDIA TRUFFALDINA

Il solito cerimoniale per “metterla in saccoccia” ai lavoratori .

In questi giorni le solite sei “organizzazioni firmatarie” postali, hanno avviato la solita “consultazione farsa” e truffaldina con il chiaro solito premeditato obiettivo di estorcere ai lavoratori di poste la libertà di parola e di espressione sul rinnovo del loro contratto di lavoro.

Come "al solito" la piattaforma da loro preliminarmente presentata a “pochi intimi”, e che verrà servita a sorpresa ai lavoratori è scarna, inadeguata e misera dal punto di vista economico.

Il “solito problema” dei soliti collusi è di mettere in moto il “solito cerimoniale” in poche inevitabili occasioni (assemblee) preferibilmente semideserte e quindi “manovrabili”.

Poi provvederanno, "come al solito", a redigere “verbali fasulli” con percentuali stratosferiche di adesioni e di votanti che verranno poi trasmessi ai loro vertici romani e all’azienda, in base ai quali poter avviare l’altrettanto fasulla trattativa.

Le assemblee dei lavoratori, sistematicamente convocate in sedi dove verranno accorpate molte realtà lavorative, saranno al 95% riempite con i loro stessi indecifrabili discorsi e, alla fine delle stesse, “lor signori” tireranno le conclusioni senza tener conto degli eventuali sparuti suggerimenti di qualche lavoratore che avrà abbandonato la sala per rientrare in tempo sul posto di lavoro.

In un’azienda normale farebbe specie un sindacato, che si dà una simile organizzazione per discutere una piattaforma che solo i pochi addetti ai lavori hanno potuto leggere e comprendere durante un’ora circa di effettiva discussione (se tutto va bene).

Nessun rispetto, nessuna possibilità di partecipazione attiva, ma il chiaro intendimento di somministrare ai postali un pacchetto preconfezionato da subire acriticamente.

Nessuno in questi mesi ha mai avuto notizie di un minimo coinvolgimento dei lavoratori nell’elaborazione di questa piattaforma, nessuna possibilità per i lavoratori di poter apportare un contributo, un’idea, nonostante le sempre più difficili condizioni lavorative.

“Questo è il tipo di democrazia che esiste e si conserva con il disinteressato (si fa per dire) aiuto dell’azienda nel mondo postale.”

Cari colleghi, indipendentemente dalle false speranze che qualcuno di voi magari nutre, sappiate che nei primi giorni di febbraio, come sempre accade, tireranno le somme, i dati numerici delle assemblee verranno accuratamente “manipolati”, verrà redatto un unico foglio da trasmettere trionfalmente a Roma, sul quale risulterà che almeno il 75/80 % dei lavoratori postali avranno approvato la piattaforma contrattuale, in assemblee, dichiarate partecipate e numerose, e delle quali nessuno avrà mai realmente visto traccia.

Ciliegina sulla torta, il comitato dei 97 “inerti” ed “inermi” responsabili RSU, composto dalla stragrande maggioranza di gente degli apparati sindacali, approverà l’infame piattaforma come ulteriore certificazione di “consenso della categoria”.

Sappiate che il rinnovo del CCNL, in una normale realtà lavorativa, sarebbe un’occasione importante e seria per discutere, difendere, rinnovare e richiedere i propri diritti ed incrementare il proprio stipendio.

Il sindacato filo-aziendale, cui voi puntualmente pagate la tessera vi ha totalmente tagliati fuori da ogni partecipazione democratica, si è impadronito del vostro pensiero, del vostro diritto di parola e della vostra volontà.

Vi somministrerà, su amorevole "disinteressato" consiglio dei vertici aziendali una piattaforma, sterile, scarna, che peggiorerà i contenuti del vecchio CCNL a fronte di 4 spiccioli che verranno rateizzati su tre anni, come puntualmente accaduto in particolar modo negli ultimi 10 anni. Aprite gli occhi e riflettete: il nostro stipendio rimarrà al palo, mentre nei supermercati i prezzi galoppano già da molto tempo!!

Conviene quindi pagare una “tessera” sindacale solamente sulla base di qualche “favore”, di qualche clientela, e di qualche promessa fatta da questi personaggi??

È facile riflettere sul fatto che un contratto misero rappresenta per il lavoratore un danno notevole che lo accompagnerà per tutta la vita lavorativa e anche dopo quando sarà in pensione.

LE CONDIZIONI DEI LAVORATORI SI MIGLIORANO SOLAMENTE CON UN BUON CONTRATTO DI LAVORO, CHE SI OTTIENE SEMPRE CON LA LOTTA E NON SU GENTILE

CONCESSIONE AZIENDALE!!!

OGGI, IN PRESENZA DI UN MONOPOLIO SINDACALE BLINDATO DAL POTERE AZIENDALE CHE SCHIACCIA I VERI LAVORATORI, IN POSTE IL BUIO È TOTALE…!!!

RIBELLARSI PER DIFENDERE I PROPRI DIRITTI È BENE, RIBELLARSI PER DIFENDERE IL PROPRIO SALARIO È GIUSTO!!

 

 

Milano, 23 gennaio 2024

 

Ho letto la cosiddetta piattaforma:

Un'introduzione di questioni geopolitiche mondiali mal scopiazzate dai giornali per giustificare con problemi di cosmopolitica la richiesta salariale ridicola, indecorosa e mortificante per i lavoratori.

Al primo posto poi i cosiddetti "cazzi loro" (scusate l'eufemismo): partecipazione nella gestione dell'azienda, leggi entrata nel consiglio di amministrazione di Poste (vedi recente raccolta di firme) creazione di "organismi bilaterali" ovverossia miscugli gestionali azienda pseudo-sindacato dove ampliare il "magna magna" esistente per gli accoliti dei vertici sindacali.

Infine una misera richiesta di incremento salariale (destinata come le altre volte ad essere ridotta in quella loro chiamano trattativa) che poi provvederanno a rateizzare sul triennio.

Una cosiddetta piattaforma che fa gli interessi dell'azienda e schiaccia i lavoratori nella loro miseria. Tutti possono capire da che parte stanno i difensori dei lavoratori maggiormente rappresentativi.

                                                                           Cono Fusca

Befana postale

Tranquilli.

Ne ho anche per voi.

Il carbone, intendo.

Appena scendo dalla scopa, verrò a trovarvi… dovunque siate.

Lo meritate. Soprattutto perché ad ogni invito girate la testa dall’altra parte.

E vi tappate le orecchie.

Ad ogni nostro invito.

Invito a lottare  per più salute, più sicurezza, più salario.

Noi siamo guerrieri, ma voi volete protettori.

E li trovate.

Tanti ed esperti.

Mogi mogi riprendiamo la scopa e torniamo a volare.

Forse un giorno troverete anche voi una scopa.

O per volare, o per fare un po’ di pulizia.

Auguri.

Pinelli è stato ucciso.

Dalla finestra di Via Fatebenefratelli, Milano.

Nel tentativo di sfuggire all’interrogatorio poliziesco del commissario di turno…. si “lancia” dalla finestra.

Quarto piano purtroppo.

Anche Calabresi finisce male, ma è il suo mestiere.

Chi ricordiamo?

Certo: la stagione nera.

E le sue vittime.

E promettiamo di non ripeterle.

Oggi però abbiamo fascisti al Governo, della Repubblica nata dalla resistenza al fascismo.

Oggi il fascio è una forma di potere democratico.

Non abbiamo le sue squadracce per strada.

Ma la sua cultura invade tutto. Dio, patria, famiglia.

Ci garantisce il divertimento, dalle TV popolari, con mistificazioni storiche del nostro passato.

Parigi val bene una messa.

La nazione prima di tutto e prima in tutto.

Bandiere e inni, al popolo che inneggia alle vittorie e nasconde le sconfitte.

E la società frantumata nelle sue classi si trascina negli orrori quotidiani, cibo dei leccaculo della carta stampata e parlata.

Pessimisti.

Vedo nero.

Scio’...Scio’...SCIOPERO

NO GRAZIE

.

Qualcuno ha proclamato una intera giornata di sciopero per il giorno 20 ottobre 2023.

Sciopero generale, cioè per tutte le categorie.

Motivazioni?

A bizzeffe.

Cioè le condizioni dei lavoratori, pubblici e privati...sotto ogni profilo.

E che ci vuole a fare l'elenco delle miserie padronali imposte in una stagione che vede al potere i fascisti?

Con lo sciopero i lavoratori perdono il salario, ma faranno cortei e manifestazioni nelle solite piazze.

È questo e così che costringeremmo il padronato a cambiare politica?

i l l u s i

Ma ci sarebbe ben altro da fare.

Creare un coordinamento nazionale di ogni realtà antagonista, in via permanente...e organizzare blitz

estemporanei davanti ai grandi simulacri del potere statale e governativo.

Costi quello che costi.

Anche la galera per i promotori in scena.

Il resto è una cerimoniosa ripetizione di sedicenti lotte di classe.

Merda.

Non è ora di sciopero...ma di rivolte.

RIUNIONE NAZIONALE

 

Il giorno 18 novembre 2023 presso la sede di Via Teodosio 9, dalle ore 10,00 e sino a pomeriggio inoltrato (pausa ristoro in loco),  si svolge la riunione nazionale della nostra organizzazione.

E’ aperta a tutti.

Tema principale del dibattito, premesse alcune considerazioni sullo stato del servizio pubblico e sulle condizioni dei dipendenti, sarà la nostra proposta di unità, nei modi possibili, delle sigle di base che operano in Azienda. Non c’è alternativa all’unità.

Necessaria altresì una rimodulazione della nostra struttura rappresentativa ed operativa.

Per ogni contatto Stefania e/o Roberto (338 9948781  - 340 5693585)

 

PREMI A PREDILETTI, CONTRATTI DA FAME AI LAVORATORI

Anche quest’anno è giunto per i "postali di riguardo" il momento catartico dell'assegnazione dei famosi "premi". Vengono elargiti come consuetudine ai pochi ELETTI, quelli che, secondo l'insindacabile giudizio del capo, si sono particolarmente contraddistinti per la loro” bravura”.

Ovviamente non vi sono previsti in modo trasparente particolari requisiti od obiettivi lavorativi da raggiungere per la conquista di questa "cuccagna" annuale. Ciò non è dovuto a una svista, ma al fatto che, laddove mancano le regole, diventa dirimente la parola del capo, che può così assegnare i premi anche in base al numero delle scarpe dell'interessato. Così, cari postali, nel silenzio colluso dei 6 sindacati firmatari del contratto e di tutti gli accordi, nascono e vengono mantenute in Poste Italiane le interessanti "clientele interne". Ma tenetevi saldi, sorpresa delle sorprese, a qualcuno è stato dato addirittura un premio speciale:

l'agognato “avanzamento di qualifica”. Ciò a dimostrazione che, anche tra gli eletti, non mancano addirittura i "prediletti".

ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA, OGNI TANTO, TRA I DESTINATARI DEI PREMI, CAPITA QUALCHE ONESTO LAVORATORE CHE SI È MAGARI APPLICATO CON TUTTE LE SUE ENERGIE E CON ENORMI SACRIFICI PER CONSEGUIRE RISULTATI LAVORATIVI ENCOMIABILI. MA SONO "MOSCHE BIANCHE", E COMUNQUE BENEFICIARI DEI PREMI "UNA TANTUM", MENTRE I VERI PREDILETTI RIESCONO AD ESSERE PIU' BRAVI DI TUTTI, TUTTI GLI ANNI.

Il delizioso "porcaio" artatamente congegnato stimola appetiti di ogni ordine e grado di personaggi rampanti, scendiletto di capi e capetti, nullafacenti, finti sindacalisti che svendono i lavoratori, ecc.

TUTTI DA GRATIFICARE SECONDO LISTE CONCORDATE CON I VERTICI SINDACALI "FIRMATARI".

Certo è che ai comuni postali, quelli che "tirano la carretta" per intenderci, vanno solo alcune briciole, poichè i vertici aziendali non destineranno loro, come da consuetudine, neanche un semplice "grazie". Non sono per loro indispensabili, sono solo becera "carne da cannone".

Noi denunciamo puntualmente queste belle sorprese, che deliziano e rendono felice, quello che i 6 firmatari di un contratto sempre più povero definiscono " POPOLO POSTALE" FACENDOGLI CREDERE CHE ESISTE UNA POLITICA MERITOCRATICA PER IL PERSONALE DI POSTE ITALIANE.

Coloro i quali, a braccetto con i vertici aziendali, con i loro miserabili "accordi" mantengono nella miseria i lavoratori. "Il piccolo mondo fatato" di Poste Italiane NON ESISTE e con il passare degli anni la "dignità lavorativa" dei dipendenti peggiora sempre di più.

I lavoratori ormai non hanno voce in capitolo, parlano nel sottobosco, si lamentano, e non vi è nessuno che abbia il coraggio di denunciare questo ennesimo imbroglio perpetrato nei loro confronti, nessuno che tiri su la testa, che alzi la mano, nessuno che abbia un minimo di amor proprio, insomma nessuno che abbia voglia di combattere contro questo malcostume basato su una “FALSA MERITOCRAZIA” e finanziato con soldi sottratti ai lavoratori mediante rinnovi contrattuali da fame. SIETE CONTENTI? A GIUDICARE DALLE NOTIZIE CHE CI ARRIVANO CREDIAMO DI NO!!!

Chi vuole realmente cambiare le cose ci dia un cenno di presenza, si faccia vivo, alzi la mano, sapete bene cosa dovete fare.

Noi ci siamo, noi siamo pronti a LOTTARE con chi ha voglia di cambiare le cose, insomma la nostra strada è questa, andiamo avanti a testa alta, il resto non ci interessa, anche perché purtroppo le sorprese mica finiscono qui… Continuano…Continuano…!!!

RIBELLARSI È GIUSTO, LOTTARE SI DEVE, LOTTARE SI PUO'.      !!!!

Buona giornata

 

Milano, 28/09/2023

BARRICATE

Alziamo barricate ovunque.

In Azienda Poste Italiane SpA contro lo sfruttamento dei più deboli (postini per esempio) e l’arricchimento dei più forti (alta dirigenza).

Contro il costo del servizio, lontano dai poveri e vicino ai benestanti sociali.

Contro il ritorno dei fascisti nelle istituzioni statali e nella società civile.

Contro le armi.

Contro le guerre.

Ogni giorno… in ogni posto… lavoro… famiglia… divertimento.

Che vuol dire?

Non tacere mai per debolezza o assuefazione o menefreghismo.

Anzi gridare.

E creare unità di base.

Non il mercato delle sigle e dei piccoli ras.

Iniziamo con una assemblea pubblica…. Milano, Roma, Firenze, Napoli.

Chi ci sta alzi la mano.

Anzi… un pugno chiuso.

21 aprile 2023-sciopero generale

La Cub proclama lo sciopero generale, dandone le motivazioni secondo il suo punto di vista sullo stato sociale nel nostro Paese.

A trovare ragioni..... basta un semplice assaggio delle condizioni nel modo del lavoro.

Forse sarebbe stato il caso di denunziare la deriva fascista delle nostre istituzioni, che vedono una "faccetta nera" al Governo e un "Benito alalà" a Presidente del Senato, anticamera del Governo.

Vabbè.

Non possiamo non aderire.

Resta però l'esigenza di aprire una stagione di emergenza sociale e politica. La Cub non è all'altezza di un progetto simile.

Allora?

Perchè non cerchiamo di mettere insieme tutte le "forze" alternative?

Mah?

Gelosie di mestiere.

Ad maiora.

Lara, Umberto, Stefnaia, Cono, Roberto

Elezioni RSU/RLS del 28 e 29 Marzo 

Le colleghe ed i colleghi, ovunque applicati, devono però sapere che Azienda e sindacati concertativi, hanno imposto limitazioni “mafiose” alla nostra partecipazione elettorale…. che ostacolano la presenza della sigla Cobas ptcubusb nelle diverse unità produttive.

Chiamarlo fascismo è eccessivo?

Oggi no, ci sta tutto.

Ci tocca resistere…. e al popolo pt ribellarsi.

Come Cobas pt CUB USB saremo presenti con i nostri candidati nel CS di Milano Roserio, nel CD di Rimini e nel DTO di Milano.

"VOTA PER CHI STA DALLA TUA PARTE"

Vota Cobas pt CUB USB

 

Ultimo avviso

Il prossimo 29 ottobre, sabato, si svolgerà, come programmato, la riunione nazionale di Cobas ptcubusb.

Nella sede di via Teodosio 9 (Metro Piola)….. dalle ore 9,30 e sino a pomeriggio.

Ovviamente ci sarà un intervallo, con “colazione a sacco” predisposta dalla stessa Organizzazione.

La riunione è aperta.

Chi è interessato ad una discussione sullo stato delle cose, dentro e fuori Poste Italiane SpA, vi può partecipare.

L’invito è anche ad altre organizzazioni sindacali del settore, come a Confederaioni, Cub e Usb in primis…

Sarà impegno dei Rappresentanti Nazionali Delia De Leo e Cono Fusca “governare” l’andamento.

Vi sarà un documento conclusivo, che verrà diffuso nel modo più ampio possibile, con ogni mezzo… per unire e aggregare tutte le sigle che si richiamano alla storica “lotta di classe”, necessaria per cambiare democraticamente le situazioni di questa nerastra stagione politico-sociale.

Ciao a tutti, allora.

Lara, postina -  3332742031

 

WORK IN PROGRESS

AVVISO AI NAVIGANTI

Allora il giorno 20 maggio è in programma lo sciopero generale.

Interessa quindi anche i postali.

Anche se noi vorremmo trovare alternative.... che facciano più effetto.... o anche solo più rumore.... chi vuole può parteciparvi.

Basta avvertire l'ufficio all'inizio del lavoro.

Buona giornata.

COBASPTCUBUSB

 

Cari postali/e,

la storia è sempre quella. Siamo in circa 130.000 e come pecorelle continuiamo a vivere in gregge.

Cioè a non aprire gli occhi sulla nostra realtà aziendale e sindacale, accontentandoci del poco fieno che ci danno nelle varie greppie.

Servizio pubblico ormai è marginale e i dipendenti lavorano per ingrassare il bilancio societario, su cui azzuppano il pane in parecchi, partiti compresi.

Una questione semplice, per esempio, come riconoscere usurante il lavoro almeno dei postini…. è un’impresa faticosa… sempre rinviata.

Il salario non copre il mese… oggi.

La salute non sta al primo posto.

Regnano capi e capetti, con scarsa professionalità, ma con ampi poteri capricciosi.

Ribellarsi?

La Società ha un codice disciplinare infame (concordato con i suoi sindacati), al quale attinge per controllare e reprimere. Complici, quindi, i signorotti del sindacalismo concertativo.

Allora?

COBAS PT CUB/USB

 

Vedo nero

(Zucchero)

Non è, però, una canzone.
E’ un “apprezzamento” politico dello stato di salute del popolo p.t.
Centotrentamila lavoratori, nei vari settori operativi, postini, amministrativi, autisti, sportellisti, piccola e media dirigenza.
Governati sindacalmente da ben sei “grandi” sigle: CGIL, CISL, UIL, FAILP, SAILP, UGL…. con la modesta presenza di organizzazioni sedicenti di base, tra di loro persino competitive, comunque divise e frantumate in una sciocca presunzione di prestigio persino personale (SLG di Pulvirenti, Cub Poste di La Placa…. per esempio).
E così la Società fa il “bello” e “brutto” tempo, spaziando nel mercato dei servizi e finanziario, sotto il controllo del quadro partitico dominante.
Vedo nero.
Ma anche “intorno” c’è del nero.
Il “grande” sindacato, assente e/o complice.
I “grandi” partiti ridotti a clan personali in lotta per ogni posto di comando, purché renda profitto.
Non c’è neppure una “stella” all’orizzonte che annunci una possibile aurora solare.
Allora?
Camminiamo nel buio con una fiaccola resistente.
Appunto, resistenza.

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 Il mio sindacato non ha un nome “comune”, come gli altri (CGIL,CISL,UIL,FAILP,SAILP,UGL);il mio sindacato è aperto,tutti possono entrarvi senza permessi speciali e senza dazio;tutti possono uscire liberamente;il mio sindacato non ha clienti, a cui concedere o far concedere favori quotidiani;il mio sindacato è dei lavoratori,senza discriminazioni,tutti con eguali diritti;il mio sindacato non frequenta le stanze dei padroni postali per scambiare i diritti con le concessioni amichevoli e con i privilegi ai propri apparati;il mio sindacato non firma contratti nei quali si allea con il padrone per dare sanzioni disciplinari, per far lavorare di notte,di festa, a tutte le ore, negare le ferie,umiliare i malati … sostituire il salario con i premi, cancellare le pensioni,eliminare la scala mobile, limitare la democrazia;il mio sindacato odia la precarietà ed ha da sempre lottato per consentire ai precari il diritto al lavoro stabile,contro gli accordi di ieri e di oggi,sostenendone tutte le cause in tutta Italia;il mio sindacato non ha sposato la privatizzazione del servizio pubblico in nome del profitto e del mercato;il mio sindacato lotta per la pace ovunque, lotta per “distribuire diversamente la ricchezza”ovunque!Non confondere e non lasciarti confondere.Il suo nome è CobasPT Cub-USB


  • La Sede Nazionale, con tutte le funzioni centrali, è in MILANO 20131, via Teodosio n. 9. Il telefono 02 2663474 è disponibile prevalentemente come fax; per le emergenze, contattare il n. di cellulare 3394903262Di seguito i riferimenti operativiMauro, 3290813704 (DELEGHE e RAPPORTI TERRITORIALI); Roberto, 3405693585 (RELAZIONI con i LAVORATORI per PRATICHE AMMINISTRATIVE); Fefé, 3336597330 (PRATICHE DISCIPLINARI); Lara, 3332742031 (SETTORE RECAPITO); Stefania, 3389948781 (CONTABILITA' di CASSA); Manuel, 3518301138 (PRATICHE LEGALI GENERICHE); Paolo, 3355479286 (COLLABORAZIONI INTERNE); Mirella, 3331631979 (CAF e INFORMAZIONI BUSTA PAGA); Sonia, 3278249910 (RAPPORTI STAMPA ed ISTITUZIONALI).
  • Responsabile della Sicilia è Falzone Michelangelo, via R. Sanzio n. 12, Agrigento. Cellulare 333 2420260 
  • La sede di Brindisi è a disposizione per PUGLIA - BASILICATA - MOLISE. Il  referente  è  Astro Salvatore. Cellulare  3429515553.
  • Sui territori ove vi sono sedi CUB e/o USB - le confederazioni con cui collaboriamo - ogni nostro operatore può trovare ospitalità e agibilità per gli impegni locali, oltre alle assistenze di carattere istituzionale tipiche delle organizzazioni sindacali.
  • Tali sedi sono reperibili  sui rispettivi siti: www.CUB.it  e  www.USB.it.

 

Sede Nazionale: Via Teodosio, 9 - 20131 MILANO Tel/Fax 02-2663474 E-mail:cobaspt@tiscali.it - www.cobasptcub.it C.F. 97116840154 CobasPT★Cub-USB un altro mondo POSTALE è possibile. sito di controinformazione e formazione.
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