Riunione del Gruppo Politico Nazionale aperta sabato 27 ottobre , dalle ore 10 circa Sede : Via Teodosio, 9 MI Dibattito aperto, ma con centralità al rinnovo contrattuale, annessi e connessi, e alle iniziative in corso da aggiornare. | ||
Giornalisti, nolite struthiones: in-vero Veritas! In risposta ai numerosi editoriali nazionali che oramai si affastellano nel dare visibilità alle campagne autoreferenziali di Poste Italiane, e prendendo le distanze dal monocorde coro in Si- Maggiore, che si leva indistintamente dalle sigle concertative, condiscendenti dinanzi al fittizio virtuosismo performante del nuovo modello di recapito approvato dal Gruppo, la scrivente ha da tempo deciso di “intonare” un controcanto che, divergendo in toto nel merito, dia visibilità per par condicio a ben altra voce: quella veritiera e sgomenta dei lavoratori di Poste, portalettere in primis, spettatori inermi dell’infausta congiuntura organizzativa che si sta consumando a loro detrimento. Come sindacato non concertativo Cobas pt- CUB – USB, il nostro interesse precipuo risiede nella difesa dei diritti, con specifica attenzione volta alla tutela dei lavoratori alle dipendenze dell’Azienda. Tra di essi, sono giustappunto in massima parte i postini ad indirizzarci le segnalazioni; costoro, nell’evidenziare situazioni di non conformità rispetto a quanto statuito dall’Azienda con l’accordo di “recapito a giorni alterni”, lamentano viepiù, da quando è invalso quest’ultimo, un progressivo deterioramento delle proprie condizioni, sia in termini di eccessivi gravami di lavoro ed inasprimento delle responsabilità, divenuti insostenibili anche a causa di una indiscriminata contrazione delle unità preposte, sia a motivo della salvaguardia della salute e della sicurezza, del tutto inadeguata rispetto ai dettami della normativa vigente. | ||
In data 19 luglio perviene il provvedimento pos. 1336/18 con cui la Commissione di Garanzia ex lege 146/90-83/2000 informa ai sensi dell'art. 13 comma 1 lettera d della legge suddetta che lo sciopero indetto dalla scrivente contro prestazioni di lavoro straordinario e di flessibilità operativa in tutti i settori di Poste Italiane SpA dal 23 luglio al 23 agosto 2018 ha violato, in quanto tale, la regola dell'intervallo prevista dalle relative delibere. In coerenza con tali indicazioni, la scrivente comunica di limitare l'astensione al 22 agosto 2018 per le Regioni Emilia Romagna, Sicilia e Molise. Con invito a pubblicizzare l'iniziative, come da legge. E la presente è inviata anche al Presidente della Corte di Cassazione, Sezione Civile-Lavoro,per eventuali approdi in quella sede di vertenze relative a comportamenti connessi con l'azione di lotta così promulgata. | ||
Sciopero dal 6 settembre al 6 ottobre Riferimento delibera Commissione di Garanzia Pos. 1443/18 settore PT del 28 agosto 2018, scrivente rettifica precorse comunicazioni, informando che lo sciopero indetto il 27 agosto 2018 da ogni prestazione di lavoro straordinario, comunque denominato, in tutti i settori e di flessibilità operativa nel Recapito,sarà limitato a livello nazionale al 06 ottobre 2018, mentre l'inizio per il territorio della filiale di Taranto viene differito al 10 settembre. Con l'occasione, si torna a diffidare codesta Azienda a pubblicizzare l'evento come previsto al punto 11 della delibera 02/37 del 2002, pena sanzioni per il protrarsi della latitanza sul punto di competenza della surrichiamata Commissione.
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ERRATA CORRIGE :
a livello nazionale lo sciopero termina 8 luglio, come ricordato dalla Commissione di Garanzia.
Precisato, per rispetto comune, che la situazione rilevata da codesta Commissione (Pos. 1007/18), non è certo imputabile alla scirvente quanto a defiicienze procedimentali altrui, almeno in gran parte, riteniamo comunque di dover aderire all'invito per rformulare i termini della nostra proclamazione di sciopero, che, IN QUANTO TALE, avrebbe violato le disposizioni in materia. Quindi :
d)a livello nazionale lo sciopero termina 8 luglio.
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Toh, chi si vede (sentenza Corte Costituzionale n. 77 del 19 aprile 2018, su richiesta di alcuni giudici “benpensanti”) Batti e ribatti…. – vedi in ultimo la nostra petizione di modifica dell’art. 7, procedimenti disciplinari, dello Statuto dei Lavoratori – la sentenza della Corte Costituzionale aggiusta un po’ la questione delle spese legali, togliendone l’obbligazione al soccombente, come invece avevano legiferato lorsignori Renzi/Orlando/Poletti, nel 2014. E noi ne avevamo subito di simili violenze… Poco, certo. Ma la strada è giusta, per pervenire ad una “ par condicio “ processuale che consenta il pieno esercizio delle proprie ragioni anche alla parte più debole nel rapporto di lavoro, senza il dissuadente terrore di vedersi appioppare ingenti spese, persino quando il lavoratore è solo convenuto in giudizio. Anche qui, il silenzio dei sindacati concertativi (e affini) la dice lunga sulle loro posizioni concertative.
ALCUNI "SFOGHI" DI "ADDETTI AL RECAPITO A GIORNI ALTERNI"
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20 luglio 2001…..Ero a Genova anch’io, Cobas pt Cub Usb (da Lello Voce)
Gentile Tortosa, a Genova c’ero anch’io. Ero in piazza Alimonda, quando un suo collega (o chi sa chi, in vece sua) sparò a Carlo Giuliani. Ero là mentre un altro suo collega, quello che guidava quel maledetto Defender lo finì, passando sul suo corpo, mentre ancora era in vita, pur di scappare dall’ira di quelli che fino a quel momento i suoi colleghi avevano picchiato, inseguito, avvelenato di gas illegali. Sì, Giuliani, la “zecca comunista”, proprio quello che lei, su Facebook, si augura che “sotto terra faccia schifo anche ai vermi”. Che stile che ha Tortosa: la classe non è acqua. Ed ero su via Tolemaide quando lei e i suoi colleghi avete caricato le Tute Bianche con tutta la forza di un apparato di guerra, come fossero nemici da combattere e non manifestanti da contenere: autoblindo, pistole caricate con proiettili da esercitazione, estintori, manganelli Tonfa usati in modo assolutamente illegittimo. Ero a Genova mentre i cosiddetti Black Bloc devastavano, e voi li guardavate devastare per poi sfogare la vostra rabbia cieca sugli inermi e sui deboli. Ero là, mentre due figuri in divisa scalciavano rabbiosamente due suore laiche, mentre altri inseguivano un infermiere con tanto di pettorina aprendogli la testa a manganellate, ero là a guardare le ferite sui corpi dei manifestanti pacifici di piazza Manin, spazzati via a colpi di manganello e anfibi, fatti a pezzi, mentre mostravano le mani nude. Ero là, il sabato successivo, quando avete, con tattica militare, spezzato in due l’immenso e pacifico corteo all’altezza di Piazzale Kennedy. E avete iniziato a lanciare lacrimogeni dagli elicotteri, a inseguire e massacrare pacifici manifestanti sin sulla spiaggio del Lungomare. Ero là mentre qualche suo collega metteva su falsi ferimenti e depistaggi patetici per coprire l’orrore di ciò che era stato commesso. E avrei dovuto essere alla Diaz, quella sera, se non fosse stata per l’idea di un caro amico, Franco Berardi, che invitò me e il mio collega, il video-artista Giacomo Verde, a andare a dormire con lui a Santa Margherita, dove aveva scovato una pensione economica. Ero là per lavorare, gentile Tortosa, come lei: inviato dell’Ora di Palermo, allora diretta da un giornalista di razza, come non se ne vedono più: Antonio Cipriani. Non c’erano soldi per pagare alberghi. L’Ora era un giornale povero, dunque restava la Diaz. Ero là, mentre la sera di venerdì cantavate allegri “Faccetta nera” nelle vostre caserme, mentre vi comunicavate la morte della “zecca” con punteggio calcistico: 1-0 per voi. Ero là mentre picchiavate chiunque, per il solo gusto di farlo: giovani, vecchi, ragazzi, donne. Chiunque. Senza peraltro riuscire in realtà ad arrestare alcuna violenza e alcuna devastazione, anzi riuscendo solo a mandare a processo qualche capro espiatorio, gente che per aver distrutto un bancomat, o abbattuto un segnale stradale si è beccata decine di anni di galera comminati dai giudici della Repubblica , i medesimi che non hanno neanche permesso che si tenesse un processo per la morte di Giuliani, i medesimo che hanno assolto praticamente tutti quelli che portavano una divisa e i politici che erano alla loro testa, nei loro ruoli istituzionali. Per essere un servizio di ordine pubblico, direi che avete fallito: siete stati complici e mandanti del disordine, piuttosto. Ma se vuole vedere quello che ho visto, clicchi qua, si guardi i Limoni che io e Verde, insieme a tanti altri artisti, poeti, scrittori, abbiamo raccolto a Genova. Poi mi dica. Vede la cosa che più mi indigna non è che lei rivendichi con tanta energia quanto lei ed altri (o altri) hanno compiuto nella Diaz, quello che un suo collega ebbe a definire “macelleria messicana”, né il suo pavido dietrofront di queste ore, quando balbetta che intendeva altro, che non ha commesso reati, che non aveva diritto di rifiutarsi di compiere alcunché, perché forse gli ordini non erano “manifestamente criminosi”, ma semplicemente illegittimi (in Italia è solo illegittimo ordinare a qualcuno di compiere quanto è accaduto alla Diaz? Ne è sicuro? La legge dovrebbe conoscerla, visto il lavoro che fa), quando dichiara di votare Pd (magari lo fa anche il suo ex-capo, quel De Gennaro che si ostina a far finta di niente, per tenersi stretta la ‘cadrega?). No, quel che mi indigna di più è il suo parlare della Diaz come se si trattasse di un episodio isolato (versione evenemenziale della nota teoria della ‘mela marcia’), mentre invece è stato uno dei tanti capito di un vero e proprio ‘golpe temporaneo’, iniziato la mattina di venerdì e terminato solo quando gli ultimi poveri massacrati e torturati di Bolzaneto sono stati infine restituiti alle loro famiglie e alle loro vite, irrimediabilmente segnati da questa insensata, inutile, disgustosa violenza. Ciò che mi indigna di più è il suo far finta di nulla. E se non fa finta di nulla, se davvero non ha occhi per vedere quello che è successo a Genova, allora è ancora peggio, visto che noi cittadini a lei affidiamo la tutela dei nostri diritti e della nostra libertà. E per difendere la libertà, non si può ignorare. Mi indigna che lei non capisca è che da Genova tra i cittadini e le Forze dell’Ordine si è aperto uno iato, che poi non si è mai puù sanato. Chi ha ucciso Aldrovandi, o Cucchi, in qulahce maniera, mi creda, sia pur metaforicamente, è nato a Genova. Quello che mi indigna davvero è la sua rozza ‘ignoranza’, cioè la sua totale incapacità di comprendere di essere stato l’ingranaggio di una folle e violenta strategia di repressione che niente aveva a che fare con i compiti che lei si è assunto vestendo la divisa e giurando di difendere la Repubblica e la libertà e i diritti dei suoi concittadini. Un ingranaggio messo in moto da altri, gli stessi che ora la scaricheranno con indifferenza, perché ora lei non gli è più utile. Se lei non fosse così integralmente ed etimologicamente ‘ignorante’, forse sarebbe anche meno violento e meno fascista di quel che sembra essere. E io sarei meno spaventato ogni volta che vedo una divisa.
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MESSAGGIO MUSICALE DELLA SETTIMANA
" v o x p o p u l i " Prendo spunto da una considerazione : ma se in Italia l' otto per cento dei cittadini sono stranieri, come mai in parlamento , dove sono in 600 , l' otto per cento , dei nostri stimati rappresentanti, dovrebbe essere approssimativamente dell' ordine di 50 deputati , dove sono ? Quanti sono all' interno dei rappresentanti della cosiddetta sinistra ? Io sono molto miope , ma mi sembra di non vederne o sbaglio .L' unica ministra di colore della storia repubblicana è stata vergognosamente insultata proprio per il colore della sua pelle , vero cari leghisti del nord ? E in Poste Italiane ? Lavorando sul territorio , mi è capitato di incontrare un collega della concorrenza di colore , qui nel mio CDM di appartenenza non ne ho mai visto di stranieri , né tra i portalettere né tra gli impiegati e siamo in 200 ,dico mai ! Invece nella ditta appaltatrice delle pulizie del CDM , chissà come mai , la maggior parte sono stranieri . Domanda : viene il sospetto , dico sospetto , che le assunzioni , anche solo dei CTD , siano " scremate " in base all' etnia di provenienza e se in Posta Italiane siamo in 145.000 , più o meno l' otto per cento , i dipendenti stranieri dovrebbero essere circa 12.000 , ne vedete voi ? Lo so , non c'è una legge scritta , che stabilisca delle quote in base all'etnia , però almeno qualcuno almeno per rappresentanza mettiamolo , vero carissimo amm. del. di Poste Italiane ! La nostra costituzione all' articolo 3 parla chiaro , è possibile almeno cominciare ad attuarlo questo articolo o vogliamo continuare a vivere in questo apartheid sostanziale . Un collega | ||
...ma i colleghi d'Italia
diranno solo:
" poveretto, condoglianze alla famiglia"
...assieme a
Poste Italiane Spa
e Sindacati concertativi.
"se questo è un paese civile..." |
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In adesione alla indicazione “immediata” della Commissione di Garanzia Settore Poste, di cui all’invito segnato a margine, la scrivente precisa che lo sciopero proclamato per l’astensione da ogni prestazione di lavoro straordinario e di flessibilità operativa , nelle modalità previste dal relativo accordo, subisce le seguenti variazioni :
Null’altro avendo rilevato,da parte di chi ne aveva competenza o interesse, lo sciopero così riformulato rimane legittimato e confermato, compreso ovviamente quello per la giornata del 30 aprile nel settore Recapito…con il conseguente obbligo legale da parte del datore di lavoro alla sua pubblicità dentro e fuori l’Azienda. | ||
Lo sciopero di una intera giornata nel settore recapito del giorno 30 aprile è una scelta. Non un obbligo.Chi non ne condivide le ragioni ... rimanga pure a disposizione del padrone postale. Il giorno è di per sè invitante, non a caso. . . per ampliare le ricadute negative sulla società. È dei lavoratori. A buon intenditor... | ||
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Mercoledi 25 aprile piazza fontana ore 15 la resistenza ieri lo sfruttamento oggi interventi murales musica | ||
Prendiamo atto della segnalazione immediata POS 424/18 Settore PT Prot. 0003245/PT del 2 marzoa scorso, con la quale il Sig. Presidente della Commissione di Garanzia ex lege 146/90-83/2000 , informandoci di avere rilevato una irregolarità illeggittimante nella nostra proclamazione di sciopero da ogni forma di prestazione aggiuntiva ( straordinario e flessibilità operativa). invita l'organzzazione a modificare la data finale dell'azione al 4aprile per la Regione ALTO ADIGE-SUDTIROL.. Comunichiamo che la scrivente ritiene opportuno adeguarsi, in coerenza con i propri comportamenti in tanti anni di analoghi episodi, a cui ci ha richiamato la Commissione di Garanzia nelle sue competenze istituzionali. Distinti saluti. De Leo Delia, responsabile legale nazionale | ||
È da tempo che nel brutto clima politico-sociale in corso, la magistratura del lavoro si è schierata "favor domini"..., e in particolare nella nostra storia con Poste Italiane SpA. Le lotte individuali spesso finiscono in botte per il lavoratore... e resistere individualmente diventa eroismo. Occorre una nostra iniziativa per cercare alleanze istituzionali... capaci di modificare lo “status quo” dei processi del lavoro... Abbiamo poco tempo e quindi bisogna correre...
Chi ci sta ? | ||
Sottoscritto l'eutanasia del servizio pubblico ACCORDO PCL FEBBRAIO 2018 "FOLLIA" | ||
Il giorno 08/02/2018 è stata sottoscritta un'intesa tra Poste Italiane e le sei segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali. L'accordo prevede una profonda rivisitazione del modello di recapito, e relativi cambiamenti sugli orari e fungibilità degli operatori. Indipendentemente dal giudizio che ognuno di noi singolarmente può dare sull'accordo in questione, non siamo a conoscenza di assemblee per presentarlo ai dipendenti nei centri di recapito e negli stabilimenti. La convalida dell'accordo verrà fatta a Roma il giorno 2 marzo 2018, esclusivamente da un coordinamento nazionale di 97 RSU, la cui elezione sarà demandata, dalle restanti RSU riunite entro il 28 febbraio nelle diverse regioni. Le RSU di Poste Italiane per correttezza etica e per rivendicare la loro natura di rappresentanza unitaria dei lavoratori, dovrebbero perlomeno chiedere ai dipendenti del settore PCL, la loro opinione sull'accordo e rappresentarne coerentemente il volere. Per questi motivi chiediamo alle RSU di Poste Italiane di sondare effettivamente e realmente, entro il 28 febbraio, la volontà dei lavoratori PCL, e determinare il voto in base al mandato ricevuto dagli stessi. GIUOCHI SPORCHI
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Dal dibattito critico sul CCNL 2016/2018 del 27 gennaio scorso, alla costruzione di un rinnovo fatto a misura del lavoratore : seminario a fine ottobre ( 26, 27, 28 ), a Bologna, aperto a chi , lavoratori e RSU, vuole dare una svolta democratica alla rappresentanza sindacale di lorsignori... Il seminario dovrebbe svolgersi da un venerdì pomeriggio alla domenica dopo pranzo, con due soggiorni pieni. Ovvio che l'organizzazione ha bisogno con largo anticipo di conoscere i partecipanti, che potranno prendere con messaggi ad personam ( Lara,per esempio) o con email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Delia. PS...a breve pubblicheremo le tracce propositive maturate nella riunione del 27 gennaio scorso. | ||
Avviso ai naviganti. Quando non c'è sciopero di flessibilità operativa e il dirigente ti assilla con la richiesta abbinamento sulla zona del collega assente.
Risposta.
Se niente dicono, non caricare nulla.
Se rispondono …e non sai reagire, ricorri al nostro “ pronto soccorso” : Formule per tutti e per ogni occasione339 4903262 – 340 5693585 – 333 2742031 | ||
MACERATA 10 FEBBRAIO 2018
Messo notificatore “I colleghi portalettere, eseguendo le notifiche come messo notificatore di Equitalia SpA con modalità difformi da quelle previste per legge (per esempio: riconsegna in ufficio in luogo del deposito presso la Casa Comunale, ovvero omissione delle ricerche dei destinatari che vengono demandate all'apposito ufficio interno), commettono reato previsto e punito dagli artt. 476, 479 Codice Penale. Reato che prevede la reclusione da tre a dieci anni, che è perseguibile d'ufficio (quindi basta una segnalazione, anche dal destinatario o che venga comunque a conoscenza delle forze dell'ordine) e che il fatto che sia un "ordine di Poste" non fa venire meno la responsabilità individuale. Se, quindi, consapevoli di compiere un reato… occorre reagire adeguatamente.” Allora ?
Poste Italiane SpA Sig. Direttore CPD _____________ Fax n. ______________________
Da informazioni recuperate purtroppo solo di recente, ho scoperto che la legge come Messo Notificatore mi impone: a) di effettuare direttamente le ricerche necessarie alla notifica; b) di depositare l'atto, in caso di irreperibilità, in Casa Comunale; c) di non farmi rappresentare né sostituire in tali attività; Chiedo: sono autorizzato ad effettuare tali ricerche e tale deposito personalmente? Resto in attesa di risposte adeguate e nel frattempo non potrò evidentemente assumere in carico le cartelle assegnatemi nella giornata lavorativa. Distinti saluti.
Luogo e data Il Lavoratore VEDI PDF VEDI SENTENZA MILANO 2717/2016 RISPOSTA NUOVE RICHIESTE "MESSO NOTIFICATORE "gennaio 2017"stralcio-Sentenza-Savona-Messo-Notificatore | |||
Informiamo che la scrivente con la presente aderisce agli scioperi generali indetti per la giornata dell'8 marzo 2018, precisando che l'inizio dell'astensione decorre dal turno montante del giorno precedente.
coinvolge l'intera classe lavoratrice in una stagione di particolare durezza padronale e istituzionale. | ||
Letto alcuni spunti del programma di poste Spa...nel prossimo " giro di valzer" : in realtà , buttati e buttatisi nel mercato globale, non sanno che pesci pigliare...e cercano di cavalcare la tigre del momento, i pacchi.E le assicurazioni. Ma quanti AD....abbiamo avuto dalla prima privatizzazione? Tutti hanno dovuto sacrificare qualcosa, sull'altare della concorrenza: i lavoratori. Complici ovviamente i sindacati concertativi, privi di cultura alternativa e avidi di privilegi... | ||
Messo notificatore.
“I colleghi portalettere, eseguendo le notifiche come messo notificatore di Equitalia SpA con modalità difformi da quelle previste per legge (per esempio: riconsegna in ufficio in luogo del deposito presso la Casa Comunale, ovvero omissione delle ricerche dei destinatari che vengono demandate all'apposito ufficio interno), commettono reato previsto e punito dagli artt. 476, 479 Codice Penale. Reato che prevede la reclusione da tre a dieci anni, che è perseguibile d'ufficio (quindi basta una segnalazione, anche dal destinatario o che venga comunque a conoscenza delle forze dell'ordine) e che il fatto che sia un "ordine di Poste" non fa venire meno la responsabilità individuale. Se, quindi, consapevoli di compiere un reato… occorre reagire adeguatamente.” Allora ?
Poste Italiane SpA Sig. Direttore CPD _____________ Fax n. ______________________
Da informazioni recuperate purtroppo solo di recente, ho scoperto che il portalettere nominato – volente o nolente - messo notificatore al servizio di Equitalia SpA, deve per legge depositare personalmente gli atti non consegnati presso la CASA COMUNALE e non nel proprio Ufficio, pur rilasciandone dichiarazione a firma, perché ne nascerebbero responsabilità civili e penali a suo danno. Per proseguire, quindi, la mia prestazione come messo devo essere espressamente autorizzato a completare le operazioni come prevede la legge, visto che per altro incidono sulla mia resa complessiva. Resto in attesa di risposte adeguate e nel frattempo non potrò evidentemente assumere in carico le cartelle assegnatemi nella giornata lavorativa. Distinti saluti.
Luogo e data Il Lavoratore VEDI PDF VEDI SENTENZA MILANO 2717/2016 RISPOSTA NUOVE RICHIESTE "MESSO NOTIFICATORE "gennaio 2017"16/06/2017 Tutti e tre i provvedimenti disciplinari comminati alla nostra “Responsabile Settore Recapito” Lara Crista sono stati annullati dai giudici. Come Sindacato abbiamo fatto un Intervento adesivo e i giudici ne hanno riconosciuto un danno d’ immagine, condannando le Poste ad un risarcimento. Prossimamente ne pubblicheremo la sentenza Coraggio, basta portare cartelle Equitalia, è stato riconosciuto per ben tre volte, nelle cause avanti al tribunale che per legge le cartelle Equitalia “non consegnate” vanno riportate “personalmente” alla casa comunale e non affidate ad altri. Stampate una delle tre lettere, quella che fa al caso vostro e speditela al vostro ufficio. Questa lettera, praticamente non dice che vi rifiutate di portarle, ma chiede, prima di prenderle in carico, dei chiarimenti (per iscritto) sulle modalità di consegna per le cartelle non recapitate. Già il portalettere lavora con uno stipendio misero, ha un carico di lavoro elevato e di responsabilità, ci mancano solamente queste consegne “rischiose PENALMENTE”.
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OGGETTO: Più “nero” di così…… Sono partite da alcuni giorni, come da comunicazione aziendale, le attivazioni delle cosiddette “Black box” installate malgrado il parere sfavorevole di questa O.S. e millantando esplicite “garanzie” di tutela e sicurezza del personale, dei messi, etc. etc. E già giungono segnalazioni da parte di colleghi a proposito d’improvvisi “interventi” da parte della Centrale Operativa tramite il sistema di “parla/ascolta, senza che questi interventi vengano preceduti o, comunque, segnalati da qualsivoglia segnale luminoso od acustico nettamente percepibile dagli occupanti l’abitacolo. Questi interventi senza preavviso sono chiaramente configurabili come violazione della privacy dei colleghi in viaggio in quel momento. Non è neppure necessario scomodare il verbale di mancato accordo all’installazione di tali apparati, che erano descritti come garanti della riservatezza: né, tantomeno, l’autorizzazione concessa con DD nr. 57 del 7/10/2016 dalla Direzione Generale della Tutela delle Condizioni del Lavoro e delle Relazioni Industriali (che fa capo al Ministero del Lavoro), laddove riporta la dichiarazione dell’Azienda presentata nell’istanza per ottenere appunto l’autorizzazione, in cui si afferma “….il nuovo sistema risponde a specifiche esigenze organizzative, produttive, di sicurezza dei dipendenti e di tutela del patrimonio aziendale….; che per le finalità menzionate Poste acquisirà i dati nel rispetto dei criteri di pertinenza e proporzionalità e con ogni cautela per tutelare la riservatezza delle persone….”. A questo punto, una domanda – curiosità è inevitabile: ma sino ad oggi, per un centinaio di anni, le cose come sono andate? Ancora una volta abbiamo la tangibile dimostrazione di come in questa Azienda si prometta e mai si mantenga. E’ necessario che cessino gli interventi improvvisi della Centrale Operativa, lesivi della riservatezza del personale all’interno della vettura, pena il diretto ricorso al Ministero del Lavoro (o altri….) per imporre l’osservanza almeno delle condizioni per cui è stata rilasciata l’autorizzazione e per ottenerne, infine, la sua revoca. Insomma: non ci fidiamo, per esperienza ormai storica. | ||
25 LUGLIO 2017 . ENNESIMA TRAGEDIA
travolta e uccisa dall’auto di servizio
avviso ai naviganti
P o s t i n o “tuttofare” (da “le mie confessioni”)
Sono stato assunto per fare il portalettere, operatore dedicato, cioè, alla consegna della corrispondenza di varia natura, peso e dimensioni. Ieri a piedi o in bici; oggi (anche) con moto o auto aziendali. Strada facendo, pur rimanendo ancorato alla bassa classificazione nella gerarchia contrattuale professionale, mi hanno imposto un po’ di tutto… Persino di essere “eticamente” l’immagine ambulante della Società, per reclamizzarne i prodotti, curare diligentemente il cliente (che ha sempre ragione…), non badare troppo alla sicurezza (correre, correre, correre…), non lamentarsi eccessivamente della condizioni climatiche (pioggia, vento, neve, caldo…), non approfittare delle malattie per assentarmi dal servizio… Più recentemente, devo fare – e a modo loro – anche il “messo notificatore”, prestato ad uso e consumo di Equitalia SpA, Arlecchino servo di due padroni… E ora mi arriva addosso – senza comunque aver completato l’elenco dei miei carichi di lavoro e delle responsabilità… - l’obbligo di essere e di fare il “meccanico-supervisore“ del mezzo datomi in uso. Conosco, però, solo il Codice della Strada e le disposizioni in esso contenute e vi assicuro che rispettarle nel mio giro già è una impresa di esperti. Il resto mi è estraneo, per incompetenza funzionale e per idiosincrasia personale alla materia. Pensateci, quindi, voi: *ogni mattina, prima di uscire, controllate il mezzo, oltre al suo carico di merci; *ogni pomeriggio-sera, al rientro, verificatene le condizioni; *lungo il percorso, se mi succede qualcosa chiamo il responsabile… per le istruzioni del caso. L’auto, come altri mezzi e strumenti di lavoro, mi deve essere affidato in ordine, pulizia compresa. Patti chiari, amicizia lunga. Con l’auto, si intenda. In (buona) fede. Il lavoratore postino | ||
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Prendiamo atto del rilievo a carico della nostra proclamazione di sciopero da "straordinari e flessibilità operativa" ( dal 24 luglio al 24 agosto 2017 ), sollevato competentemente da codesta Commissione e informiamo il conseguente aggiornamento, eliminadone la giornata del 31 luglio e anticipandone la scadenza al 21 agosto ( per la Regione Calabria al 19....). Si invita la società Poste a diffondere la variazione con la dovuta pubblicità | ||
PICCOLI MEMORANDUM CONTROINFORMATIVI Ogni giorno capi, capetti e sindacalisti di regime ci ricordano i nostri doveri, il CCNL, il Codice Disciplinare, il Codice Etico, i dieci comandamenti e tutti i sacramenti della filosofia padronale. Allora, sono utili, pratici, di pronta utilizzazione questi PICCOLI MEMORANDUM CONTROINFORMATIVI LEGGI TUTTO | ||
ELEZIONI RSU 2017 | ||
Dacci oggi il nostro “pane” quotidiano… | ||
Poste Italiane SpA, l’ultimo killer……… Nella recente audizione presso la Commissione Industria (Camera o Senato) , CAIO, amministratore delegato della società, ha dichiarato che dal 2012 al 2014 ha chiuso 240 uffici all’anno; nel 2015 solo 92 e altrettanti nel 2016. | ||
Tra uno sciopero e l’altro…. La Commissione di Garanzia ha determinato un vuoto legale di 14 giorni tra uno sciopero ed il successivo. In questa “tregua” chi intende proseguire nell’astensione dalla prestazione di flessibilità operativa, potrà caricarsi la quota assegnatagli, ma riportarla integralmente indietro con la motivazione scritta “per fine orario contrattuale”. Se le circostanze lo richiedono, è aperto il nostro soccorso permanente. | ||
codice etico ? ci mancava… Ma chi è “ costui” ? Lo incontriamo di frequente nelle comunicazioni di Poste Italiane SpA ai suoi dipendenti…soprattutto nelle contestazioni disciplinari come un testo vincolante e violato. Nessuno però lo conosce, almeno in basso . Ma forse neppure in coloro che lo richiamano. Nessuno lo ha mai visto da qualche parte. Nessuno ne ha mai ricevuto copia. Il suo uso da parte del datore di lavoro postale è quindi un “abuso”. Abbiamo più di una volta invitato la Società a mettere a disposizione di ogni dipendente documenti e accordi che li coinvolgono in adempimenti e responsabilità ( vedi per esempio l’accordo sulla flessibilità operativa…). Ma Poste agisce come un servizio segreto e proprio nei confronti dei suoi operatori…così da avere mani libere nel richiamarli con minacciose previsioni ad adempimenti discrezionali. Chiaro ? Tutti hanno il diritto ( e il dovere ) di reclamarli. | ||
In adesione alla Vostra indicazione immediata, comunichiamo che lo sciopero indetto dalla scrivente dal 27 aprile al 27 maggio 2017, per ogni prestazione di lavoro straordinario in tutti i Settore di Poste Italiane SpA e per le prestazioni di flessibità operativa nel settore Recapito di Poste Italiane SpA, terminerà il giorno 25 maggio ( e non al 27 ) nelle Regioni Abruzzo e Toscana. Distinti saluti. | ||
Con la presente , gli addetti al recapito di Como , firmatari di questo documento , dopo presa visione della nuova riorganizzazione di giorno 31 marzo 2017 , riaffermiamo decisamente di prediligere le consegne su una zona sola, tutti i giorni, come altri territori italiani svolgono da sempre , per offrire alla cittadinanza di Como e paesi vicini , un servizio di qualità , ripristinando la vecchia figura del postino di "fiducia". Non solo per facilitare il nostro lavoro , ma anche per un guadagno di immagine della nostra azienda , che oggi nei nostri territori è ai minimi storici. Di questa riorganizzazione , a giorni alterni, considerate tutte le variabili , compreso il calo di corrispondenza che si nota sul cartaceo , ma non su oggetti a firma ,pubblicita' e plichi internazionali a basso costo, a nostro avviso , produrra' il "solito" caos organizzativo con tutto quello che ne consuegue sui disservizi al cittadino. Non solo . E' di comune accordo con tutte le sigle sindacali, che il territorio non è servito adeguatamente . A nostro avviso , recapitando corrispondenza a giorni alterni , mancano zone , cioè 6 , 3 cosidette macro zone, per sopperire ai reali BISOGNI del recapito. Con la presente , vi chiediamo di valutare seriamente le nostre richieste, perche' dopo anni a servire la cittadinanza ,per strada e sotto intemperie , non siamo disposti a rischiare la nostra incolumita' sul lavoro per portare disservizi e ... guadagni azionari. COMO,31/03/2017Oggetto : Riorganizzazione Recapito Como e paesi limitrofi.
GIOVEDI 30 MARZO ORE 21.15 A "MI MANDA RAI TRE" ,INTERVENTO DI LARA CRISTA RESPONSABILE RECAPITO COBASPT-CUB-USB SU EQUITALIA E MODALITA' DI CONSEGNE | ||
A quando i grembiulini ? Poste dà i voti. E’ in corso la “ consegna” delle pagelline ai dipendenti, chiamati ad uno ad uno dal dirigente di turno, che accompagna la lettura – consegna della valutazione comportamentale e professionale del lavoratore con commenti vari e raccomandazioni ad personam … per es. sul numero delle assenze per malattia.Non è previsto da alcuna regola, ma la maestrina Poste SpA usa questo strumento infantile solo per esercitare la sua costante pressione a ridosso di chi magari non è proprio di suo gradimento “ politico”. Allora ? Ci si può rifiutare, ma se qualcuno, per curiosità o innocente disponibilità collaborativa, decide di andarci, il colloquio può essere registrato…a futura memoria. chiaro ? Noi ci siamo, come sempre. | ||
"Poste Italiane compirà a maggio i 155 anni di attività. Ma oggi fa ben più che smistare lettere e pacchi. In una delle prossime puntate di #Report andremo a guardarci da vicino." #atuttocèunperché Appuntamento con Report tutti i lunedì alle 21:30 su Rai3 | ||
Facciamo “finta” che…..
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" Strasburgo 2006 : noi c'eravamo. Altri oggi ne chiacchierano "
SABATO 28 GENNAIO 2017 ORE 10,00 RIUNIONE del GRUPPO POLITICO NAZIONALE sede di Milano, aperta – come sempre - a tutti. | ||
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SABATO 10 DICEMBRE PIAZZA FONTANA ORE 16 MANIFESTAZIONE DA P.ZA FONTANA PER NON NEGARE I DIRITTI NEGATI OGGI GIOVEDI 15 DICEMBRE AL LEONCAVALLO ORE 21 NON DIMENTICHIAMO PINELLI INTERVENTI E INSTALLAZIONI SULL'ATTUALITA' DEI DIRITTI NEGATI | ||
il 23 novembre scade il mese di sciopero da prestazioni di lavoro straordinario in tutti i settori e dalla prestazione di flessibilità operativa (ex areola) nel recapito. Vi è, purtroppo, la tregua di 14 giorni imposta dalla legge e quindi sino alla prossima proclamazione, il lavoratore portalettere dovrà prendersi in carico la quota oraria del collega assente, come gli viene richiesto con il rituale modulo (modulo necessario). Ma dovendo contrattualmente utilizzare il tempo giornaliero per esaurire possibilmente la propria zona, non potrà che far rientrare la corrispondenza aggiunta, dichiarando e informando che ciò è dovuto alla fine del proprio turno . Nessun accordo, infatti, prevede la modalità temporale della esecuzione del plus lavoro.. Chiaro? | ||